Aggredito nell’androne della sua abitazione nel quartiere Ostiense di Roma il regista Sebastiano Riso. Due uomini avrebbero lo avrebbero colpito con calci e pugni, insultandolo con frasi omofobe nei confronti del suo film, Una famiglia, in questi giorni nelle sale. Portato al pronto soccorso dell’Ospedale Fatebenefratelli, i medici gli hanno riscontrato ferite al torace, zigomo, nonché un edema alla cornea con una prognosi di dieci giorni. Sulla vicenda stanno indagando in queste ore gli agenti della polizia di Stato del commissariato Colombo.

«Mi sono sentito aggredito – ha dichiarato il 34enne regista catanese – come regista e come persona perché quegli insulti facevano riferimento a tematiche affrontate nel mio ultimo film, come la possibilità per le coppie gay di formare una propria famiglia, e perché la violenza è stata esercitata contro la mia inclinazione a esprimere me stesso anche e soprattutto attraverso il mio lavoro. Nonostante la paura e la rabbia, che ancora provo a distanza di qualche ora, sono sicuro che continuerò a farlo, come e più di prima.»

Solidarietà al regista da parte di Rai Cinema: « Chi lo ha colpito ha commesso un atto di violenza fisica e psicologica che condanniamo fermamente». L’associazione 100autori ha espresso in un comunicato: «profondo sconcerto e preoccupazione. Questo caso – si legge ancora nella nota – rappresenta l’ennesimo attacco alla libertà di espressione e risulta particolarmente ignobile e disgustoso». Fabrizio Marrazzo del Gay Center, sottolinea in un comunicato come risulti: «Sempre più urgente l’approvazione di norme contro l’omo-trans-fobia da parte delle istituzioni, come già avviene in molti paesi dell’Unione Europea».