Curva epidemica ancora in calo. Il bollettino Covid-19 di ieri del ministero della Salute recitava: 21.052 nuovi casi (contro i 24.099 di venerdì) a fronte di 194.984 tamponi, 18mila in meno del giorno precedente. Il rapporto tra positivi e test effettuati scende al 10,79%, contro l’11,32% di venerdì. Sempre alto, ma in diminuzione, il numero dei decessi: 662 (venerdì erano stati 814). Le vittime totali da inizio pandemia sono adesso 59.114.

Si alleggerisce la pressione sugli ospedali. I posti di terapia intensiva occupati scendono di 50 unità: ieri i ricoverati erano a quota 3.517 (con 192 nuovi ingressi). Mentre i pazienti nei reparti ordinari sono scesi di 1.042 unità, per un totale di 30.158 ricoverati. I guariti ieri sono stati 23.923 portando il totale a 896.308.

Resta allarmante il dato sui deceduti, il virologo Andrea Crisanti: «Prima di vedere un calo dovremmo attendere almeno due o tre settimane». In base ai dati dell’Istituto superiore di Sanità, al 2 dicembre sono stati 657 su 55.824 (1,2%) i pazienti deceduti in Italia con meno di 50 anni (119 avevano gravi patologie). Solo 163 avevano meno di 40 anni. L’età media delle vittime del virus è di 80 anni: le donne sono il 42,3% con un’età media di 85.

La regione con il più alto numero di nuovi casi ieri è stata il Veneto (che pure è classificata zona gialla) con 3.607 casi nelle ultime 24 ore (su 16.386 tamponi, con una percentuale di casi-test del 22%). I decessi sono stati 108, che portano a 4.173 il dato dei morti dall’inizio della pandemia. Sono cresciuti ieri i ricoveri dei malati Covid in area medica, 2.719 (più 15), e nelle terapie intensive, 340 (più 3).

Sul secondo gradino la Lombardia con 3.148 contagi su 31.193 tamponi (con un rapporto casi-test del 10%). I decessi sono stati 111 (venerdì erano stati 147), 22.884 il numero totale delle vittime. Sono diminuiti i ricoveri sia nei reparti ordinari (meno 238, 6.554 in totale) sia nelle terapie intensive (meno 17, 805 in totale). Nell’area metropolitana di Milano i nuovi casi ieri sono scesi sotto quota mille (980), 355 a Milano città.

Alla Lombardia segue l’Emilia Romagna con 1.964 nuovi contagi sulla base di 18.663 tamponi, con un rapporto del 10,5%. Sono scesi i casi attivi in regione (meno 427) e anche i ricoveri: in terapia intensiva ieri c’erano 5 pazienti in meno (per un totale di 243), negli altri reparti Covid 10 in meno (2.707). Sono morte 52 persone per un totale da inizio epidemia di 6.074 vittime.

L’Emilia Romagna è classificata zona gialla proprio come la Puglia, che ieri ha fatto segnare 1.884 nuovi positivi su 10.119 test, con una percentuale di oltre il 18%, e 28 decessi. Il presidente della regione, Michele Emiliano, ieri ha spiegato: «Stiamo lavorando a un’ordinanza, da concordare con il ministero, che mantenga in zona arancione le province di Foggia e Bat (la provincia di Barletta, Andria e Trani ndr) e parte della città metropolitana di Bari».