I populisti che prosperano al grido di “tutti ladri” hanno vissuto ieri una giornata fasta. Per una coincidenza di tempi, che ha fatto urlare la destra e accusare il governo di “manovra politica”, nel giorno di apertura del processo all’ex ministro del bilancio, il socialista Jérôme Cahuzac, accusato di aver nascosto al fisco circa 3 milioni di euro piazzati in conti all’estero, la Procura di Parigi ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex presidente Nicolas Sarkozy, per finanziamento illegale della campagna presidenziale del 2012. Cahuzac e Sarkozy si trovano cosi’ accomunati nell’accusa di frode. Cahuzac, che è stato costretto a dimettersi dal governo nel 2013, rappresenta il più grosso scandalo della presidenza Hollande: lui e la moglie, oggi divorziati, hanno nascosto in Svizzera, poi a Singapore e nell’isola di Man, alcuni milioni guadagnati con la clinica di trapianti capillari di cui erano titolari.

L’ex ministro rischia 7 anni di carcere e un milione di euro di multa. Non è invece ancora certo se Sarkozy sarà portato in tribunale per essere giudicato. La decisione spetta ora ai giudici istruttori dell’inchiesta sulla società Bygmalion, che ha emesso false fatture per 18 milioni di euro, che sono servite ad occultare lo sfondamento del tetto legale di spesa nella campagna 2012. Altre 13 persone, legate alla campagna, hanno anch’esse ricevuto un avviso di garanzia. Sarkozy, che è già stato interrogato a lungo dalla polizia, ha sempre negato di essere stato al corrente delle false fatture. La richiesta della Procura arriva in un momento delicato per l’ex presidente, che è ormai di nuovo ufficialmente candidato per il 2017. Ma la decisione dei giudici istruttori potrebbe non arrivare prima delle primarie dei Républicains, che si terranno a novembre. E qualunque sia la decisione dei giudici, è molto difficile che un processo abbia luogo prima della presidenziali della prossima primavera, visti i tempi della giustizia.

Sarkozy adesso gioca la carta della “vittima” e getta il sospetto su Hollande, accusato di essere il manovratore della giustizia. La questione morale sta ero’ spaccando la destra: uno sfidante di Sarkozy alle primarie, l’ex primo ministro François Fillon, giorni fa ha affermato che mai il generale De Gaulle sarebbe stato coinvolto in un caso giudiziario del genere (anche un altro sfidante, l’ex primo ministro Alain Juppé, ha avuto a che fare con giustizia ed è stato condannato per traffici finanziari al comune di Parigi, quando Jacques Chirac era sindaco).