Si attendeva da un mese ed è arrivata ieri sera, la sentenza della Corte costituzionale che abbatte il penultimo muro eretto dalla legge 40: quello dei divieto di accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita per le coppie fertili ma portatrici di patologie genetiche.

A questo punto, per dichiarare completamente asfaltata la pessima legge voluta dai pro-life berlusconiani e abolita a colpi di sentenze di tribunale (quella di ieri è la 36esima, di cui tre della Corte costituzionale), manca solo il divieto di accesso alla fecondazione artificiale per le coppie omosessuali e i single.

Il dispositivo della Consulta e le motivazioni della sentenza sono attese per oggi, ma ieri sono trapelate indiscrezioni di agenzia. «È una vittoria delle coppie che per tanti anni hanno solo desiderato avere un bambino sano ed evitare aborti», ha commentato l’avvocata Filomena Gallo che per l’Associazione Luca Coscioni ha sollevato il dubbio di costituzionalità sulla legge 40.