Nel pomeriggio di ieri Claudio Burlando, presidente della Regione Liguria, ha annunciato che oggi firmerà il decreto per incaricare Regione e Comune che chiameranno l’impresa e stipuleranno il contratto per i lavori di messa in sicurezza del torrente Bisagno. Le opere di rifacimento della copertura del torrente urbano esondato lo scorso giovedì notte, dunque, dovrebbero partire a gennaio prossimo. Ieri infatti il presidente è volato a Roma per incassare il parere positivo dall’avvocatura di Stato per sbloccare i lavori, dopo che un lungo contenzioso li aveva di fatto impantanati. Firmato il decreto, Regione e Comune chiameranno le imprese e stipuleranno i contratti, «in qualche giorno». Le imprese hanno cento giorni per presentare il progetto esecutivo. Dopodiché – e siamo all’inizio del 2015 – si darà il via ai cantieri che «dureranno due anni e mezzo». Burlando ricorda di aver avvertito il governo il 28 marzo di quanto stava accadendo. Ma non calca la mano sulla polemica. Va bene così, per lui: «Quella lettera è stata utilizzata per modificare le norme: grazie alla legge Madia, i tempi sulle opere pubbliche sono contingentati». Resta poco chiaro perché il parere dell’avvocatura non sia stato preteso prima. Grillo chiede le dimissioni di Renzi: «Faremo una mozione di sfiducia al governo Renzi-e. Queste sono persone che mentono sapendo di mentire e chi ci va di mezzo sono sempre i poveracci».