Lo scorso aprile si è tenuto a Roma il congresso della Società Italiana di Andrologia (Sia) dedicato alle patologie che interessano la prostata. È stata l’occasione anche per fare il punto sulla relazione tra il consumo di alcuni alimenti e il rischio di tumore di questa ghiandola.
Secondo i dati diffusi dall’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc) in Italia il cancro della prostata è il tumore più diffuso nella popolazione maschile. Rappresenta infatti poco meno di un quinto di tutti i tumori diagnosticati nell’uomo, circa 36 mila casi all’anno. Uno dei principali fattori di rischio per il tumore della prostata è l’età: le possibilità di ammalarsi sono infatti modeste prima dei 40 anni, ma aumentano sensibilmente dopo i 50 anni e circa due tumori su tre sono diagnosticati in soggetti con più di 65 anni.

Da non trascurare è anche il ruolo importante e ben conosciuto di fattori di rischio legati allo stile di vita: una dieta ricca di grassi animali (carne, formaggi, uova), l’obesità, l’eccesso di bevande alcoliche e la sedentarietà possono favorire lo sviluppo e la crescita del tumore della prostata. Al congresso della Sia è stato messo l’accento anche sul ruolo protettivo di alcuni alimenti.

Quali? Le comunicazioni scientifiche si sono concentrate soprattutto su tè verde, pomodoro cotto, frutti rossi, uva e melagrana. Si tratta di alimenti che contengono quantità significative di sostanze ad azione antiossidante e antiproliferativa come, ad esempio, le già note epigallocatechine, il licopene e il resveratrolo. Con l’aggiunta di un elemento recentemente studiato: il pterostilbene. Le epigallocatechine stanno nel tè verde, il licopene è contenuto nel pomodoro, la cui assimilazione migliora nettamente con la cottura (ottima la salsa per la pasta), il resveratrolo è nell’uva nera, il pterostilbene (assai simile al resveratrolo) è contenuto nei mirtilli e anche nell’uva nera. Il succo di melagrana contiene acido ellagico, che riduce la tossicità che accompagna la chemioterapia.

Intendiamoci, non sono alimenti miracolosi: nessun alimento lo è, nemmeno quelli che sbrigativamente vengono definiti superfood. Tuttavia hanno dimostrato un ruolo significativo nel ridurre in modo chiaro il rischio di tumore. Tutti i frutti citati sono disponibili in questa stagione (o lo saranno tra qualche settimana). Approfittiamone con larghezza.