A Nairobi crolla una scuola, strage di bambini

Sono almeno 7 i bambini morti ieri mattina in seguito al crollo di un edificio scolastico nella capitale del Kenya, Nairobi. Almeno 60 i feriti e ancora incerto il numero dei dispersi. A collassare è stato il tetto in legno e lamiera di un istituto privato, la Precious Talent Top School . Secondo il ministro dell’Educazione George Magoha, giunto sul posto, in base a quanto stabiliscono i regolamenti all’ora del crollo, le 6:50, le aule sarebbero dovute essere vuote.

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Sudan, inchiesta sulla strage: i civili la spuntano

Il nuovo primo ministro del Sudan Abdalla Hamdok formerà un comitato per indagare sulla violenta repressione dello scorso 3 giugno contro un sit-in pro democrazia. La reazione delle forze di sicurezza e dei paramilitari dell’Rsf aveva causato 128 morti e centinaia di feriti tra i manifestanti riuniti da aprile in un campo fuori dal quartier generale dell’esercito a Khartoum per protestare contro lo strapotere dei militari dopo la cacciata di Omar Bashir.

Il premier ha dichiarato che le indagini (a lungo richieste dalle opposizioni civili) saranno condotte da un comitato di sette membri, tra cui un giudice supremo, una figura indipendente, due avvocati e rappresentanti dei ministeri di Giustizia, Difesa e Interno. I lavori, aggiunge, potrebbero richiedere il sostegno dell’Unione africana e dovrebbero concludersi entro sei mesi.

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Algeria, alla sbarra Said Bouteflika e la leader del Pt

Al via ieri il processo a Said Bouteflika, fratello e consigliere dell’ex presidente algerino Abdelaziz Bouteflika. Era stato incarcerato il 5 maggio scorso insieme a due ex capi dei servizi segreti, i generali Toufik e Tartag. Il sistema giudiziario militare li aveva accusati di «minare l’autorità dell’esercito» e di «cospirazione contro l’autorità dello Stato», crimini per cui sono previste pene pesanti.

Chiamata a giudizio anche Louisa Hanoune, segretaria generale del Partito dei lavoratori, accusata di aver partecipato a incontri segreti al fine di rimuovere il generale Gaid Salah, che aveva costretto Bouteflika alle dimissioni.

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Nuovo vaccino contro Ebola in Congo, ma per Msf non basta

L’Organizzazione mondiale della Sanità ha confermato che la Repubblica Democratica del Congo inizierà a utilizzare un secondo vaccino sperimentale contro l’Ebola per contenere l’epidemia che ha ucciso più di 2mila persone negli ultimi 13 mesi. Numeri che, secondo Medici senza Frontiere, sono paragonabili a quelli della pandemia del 2014-2016 in Africa Occidentale.

Il vaccino sarà introdotto a partire da metà ottobre in zone che non avevano registrato casi di «trasmissione attiva dell’Ebola». «Le autorità della Rdc, nel decidere di distribuire il secondo vaccino sperimentale per estendere la protezione contro questo virus mortale, hanno dimostrato ancora una volta la leadership e la loro determinazione a porre fine a questo focolaio il più presto possibile», ha detto lunedì il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Ma per Medici senza frontiere non è abbastanza. «L’Oms è troppo lenta», ha fatto sapere, puntando il dito contro la mancata trasparenza sulle forniture da parte dell’Organizzazione mondiale della Sanità. Msf chiede la creazione di un comitato indipendente di coordinamento che migliorerebbe il coordinamento sulla vaccinazione e aumenterebbe la trasparenza nella gestione degli stock, «facilitando un dialogo con i produttori e infine garantire che il vaccino venga fornito a tutte le persone a maggior rischio di esposizione al virus».