La Nigeria ammette: 44 soldati uccisi da Boko Haram

Ieri le autorità nigeriane hanno ammesso l’attacco sferrato la scorsa domenica dagli islamisti di Boko Haram nello Stato del Borno, nord-est del paese. Secondo Abuja, sono stati uccisi 44 soldati nell’assalto alla base militare di Metele, ma fonti anonime e stampa raddoppiano il bilancio: i morti sarebbero 100. È inusuale che l’esercito della Nigeria ammetta una simile strage, la peggiore dal 2015 quando al potere è salito il presidente Buhari con la promessa di sconfiggere Boko Haram, soprattutto a tre mesi dalle presidenziali.

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Unione africana, abusi sessuali in cambio di lavoro

Il #MeToo arriva dentro l’Unione africana: secondo un’inchiesta interna, lanciata a maggio dopo una denuncia anonima, donne impiegate alla Commissione dell’Ua sono state vittima di molestie sessuali in cambio di promesse di lavoro o rinnovo di contratti a tempo. Le donne coinvolte sono per lo più impiegate a termine e stagiste. Il team che ha condotto le indagini ha dimostrato almeno 44 casi di abusi sessuali.

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«Rambo» torturato prima di essere spedito all’Aja

Alfred Yekatom, il «colonnello Rambo», ex caporale dell’esercito della Repubblicana Centrafricana, ex deputato ed ex leader della milizia anti-Balaka, è stato torturato prima di essere trasferito all’Aja, dove affronterà un processo per crimini di guerra di fronte alla Corte penale internazionale. A dirlo è il suo avvocato: Rambo sarebbe stato sottoposto a torture durante la detenzione nella Rca. Era stato arrestato il 29 ottobre. È accusato di svariati omicidi, torture, mutilazioni e reclutamento di bambini-soldato.