Un detrito di Space X colpirà la luna

Un frammento (pesante 4 tonnellate) di un razzo di Space X di Elon Musk, lanciato nel 2015, si schianterà sulla luna a marzo, creando un nuovo cratere sulla sua faccia nascosta . Lo ha scoperto l’astronomo Bill Gray, che ha calcolato la traiettoria del detrito. Uno dei tanti che fluttuano nello spazio dagli anni 60 e che ora serve cominciare a «regolamentare», ha detto l’astronomo Jonathan McDowell.

Hasakah festeggia la vittoria sull’Isis

Mercoledì sera per le strade di Hasakah, nella Siria del nord-est, è stata festa:
le Forze democratiche siriane hanno ripreso il controllo della prigione di Sina’a e arrestato 3.500 miliziani islamisti che una settimana prima avevano preso parte all’attacco dell’Isis. Ma gli scontri non cessano: cellule di Daesh sono ancora presenti in città. Ieri ne sono stati individuati altri 60.

Aiuti Covid free da Uk e Australia per Tonga

Un terremoto di magnitudo 6.2 è stato registrato a Tonga a solo due settimane dall’eruzione vulcanica seguita da uno tsunami che ha ucciso 3 persone e ricoperto le isole di cenere. E ieri delle navi di aiuti australiani e Uk hanno raggiunto l’arcipelago consegnando gli aiuti senza nessun contatto per evitare contagi: Tonga è uno dei pochi posti al mondo dove il Covid non è arrivato e si è registrato un solo caso.

Cile, l’esercito resta nelle regioni ribelli

Ottava proroga dello stato di eccezione nell’Araucania e nel Bio Bio. C’è l’ok del parlamento cileno alla misura con cui Piñera in scadenza manterrà l’esercito nelle strade delle due regioni fino al 24 febbraio con la scusa della lotta ai «gruppi terroristi». Per la futura ministra dell’Interno Izkia Siches invece «militarizzare la zona ha solo aumentato la violenza, va costruito un dialogo con tutti per recuperare la pace».

Un’afroamericana alla Corte Suprema

Una donna afroamericana alla Corte Suprema: è la promessa di Joe Biden (fatta anche durante la campagna elettorale) dopo la notizia, ieri, che il giudice liberal Stephen Breyer si ritira a 83 anni. La nuova nomina di Biden non cambierà però i rapporti all’interno della corte, dato che Breyer è uno dei tre giudici progressisti rimasti contro sei conservatori.