Inflazione al 33% in Turchia, prezzi alle stelle e lunghe file ai forni pubblici

La crisi economica turca non frena: a dicembre il tasso di inflazione ha raggiunto il 36,1%, dal 21,3% di novembre. Quasi pari a quel 33,4% che si trovò di fronte Erdogan quando salì al potere nel 2002. Un dato che si affianca a quello della svalutazione della lira, che nel corso del 2021 ha perso il 44% del suo valore. È l’effetto delle politiche governative e la priorità data all’export a scapito delle importazioni.

Nei fatti ciò si traduce in una perdita enorme di valore per i risparmi dei turchi e in un aumento dei prezzi dei beni di prima necessità che travolge le classi basse: il pane costa il 25% in più, il latte il 47%. E aumentano le file di fronte ai forni pubblici che distribuiscono pane a prezzi calmierati.

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140 giorni a digiuno per Abu Hawwash, l’Anp chiede di fare pressioni su Israele

Sono sempre più gravi le condizioni di Hisham Abu Hawwash, prigioniero politico palestinese originario di Dura a Hebron, in detenzione amministrativa (senza accuse né processo) dall’ottobre 2020 in un carcere israeliano. È in sciopero della fame da 140 giorni. I medici della Croce Rossa, che lo hanno visitato, hanno parlato «di condizioni critiche» e «conseguenze potenzialmente irreversibili sulla sua salute».

Ieri nella Cisgiordania occupata si sono tenute numerose proteste con la partecipazione di migliaia di persone. Da Ramallah il primo ministro dell’Autorità nazionale palestinese Shtayyeh ha fatto sapere di aver inviato lettere alle istituzioni internazionali per chiedere di fare pressioni sul governo israeliano.

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Raisi: Trump deve essere processato per l’omicidio di Soleimani

Nel secondo anniversario dall’omicidio, con un drone, del generale iraniano Qassem Soleimani all’aeroporto internazionale di Baghdad, il presidente dell’Iran Ebrahim Raisi ha chiesto la formazione di una «corte giusta» incaricata di giudicare i mandanti dell’omicidio: l’ex presidente Usa Donald Trump, l’allora segretario di Stato Mike Pompeo e altri ufficiali statunitensi. Se così non sarà, ha aggiunto Raisi, «l’Iran avrà la sua vendetta».

Il discorso del presidente, andato in onda in tv, è parte di una settimana di celebrazioni in memoria di Soleimani, “inaugurate” da una manifestazioni di studenti domenica notte davanti all’ambasciata svizzera di Teheran. Migliaia di persone hanno commemorato il generale e manifestato contro gli Usa anche a Baghdad, dove nel 2020 è avvenuto l’attacco.

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Ostruzione intestinale, Bolsonaro ricoverato

Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro è stato ricoverato ieri all’ospedale Vila Nova Star di San Paolo a causa di una subocclusione intestinale. Lo ha comunicato l’ospedale in una nota, aggiungendo che Bolsonaro è stabile, anche se non si sa ancora quando potrà venire dimesso.

È la seconda volta che il presidente viene ricoverato per un’ostruzione intestinale: era già accaduto a luglio 2021. Le occlusioni sono la conseguenza di un accoltellamento di cui Bolsonaro è stato vittima durante un comizio elettorale nel 2018, dopo il quale era stato operato all’intestino per quattro volte.