Nel 2021 in Turchia 47 reporter in cella

Secondo il rapporto annuale della Tigris-Euphrates Journalists Association, il 2021 in Turchia è stato un altro anno nero per la stampa: 55 giornalisti sono stati aggrediti; due uccisi; 61 reporter sono stati arrestati e 47 (dei 51 contro cui è stato aperto un processo) condannati a 133 anni e otto mesi di prigione totali. Infine, 64 siti di informazione sono stati chiusi.

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Blair è cavaliere, maxi protesta online

A ieri erano oltre 700mila le firme alla petizione online che chiede di togliere all’ex premier britannico Tony Blair l’onorificenza più antica e importante del paese, quella del Nobilissimo Ordine della Giarrettiera. Il motivo: il suo ruolo nella devastazione dell’Iraq nella seconda guerra del Golfo. Con il nuovo anno è stato nominato cavaliere, ma per i firmatari «è solo un criminale di guerra».

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Scomparsi i tigrini deportati da Riyadh

La denuncia è di Human Rights Watch: migliaia di tigrini, deportati dall’Arabia saudita, sono ora prigionieri in Etiopia in almeno due centri di detenzione segreti, individuati con immagini satellitari, nelle città di Semera e Shone. Hrw riporta le testimonianze di tigrini immigrati a Riyadh e poi deportati nel loro paese, dove continua la guerra tra governo centrale e ribelli del Tigray.

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Si apre il bagagliaio, i guai di Tesla in Cina

Continuano le mirabolanti avventure di Elon Musk in Cina: Tesla si è vista costretta a richiamare circa 200mila auto vendute in Cina a causa di problemi al cofano anteriore e al bagagliaio posteriore «che potrebbero aumentare il rischio di collisioni». Potrebbero aprirsi, a quanto pare, improvvisamente i bagagliai…Tesla fa sapere che effettuerà controlli e «riparazioni eventuali gratuite».

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Uganda, «torturato» scrittore anti-regime 

«Uomini armati sfondano la mia porta. Dicono di essere agenti ma non sono in uniforme». È il post dello scrittore ugandese Kakwenza Rukirabashaija che precede il suo arresto, lo scorso 28 dicembre a Kampala, da parte dell’intelligence. Una settimana dopo, secondo il suo legale Eron Kiiza, presenta «evidenti segni di tortura, urina sangue e necessita di urgenti cure mediche»