Una prima ministra per la Tunisia in crisi

A due mesi dal colpo di mano del presidente Saied, la Tunisia ha una nuova premier, la prima donna a ricoprire la carica di primo ministro. Saied ha nominato Najla Bouden Romdhane, ingegnera e docente universitaria, oltre che coordinatrice dei programmi della Banca mondiale al ministero dell’Educazione. Alla fine di luglio, Saied ha sospeso il parlamento e licenziato il governo, assumendo pieni poteri. La scorsa settimana con una serie i decreti ha indebolito il ruolo del premier e del parlamento. Ora Romdhane avrà il compito di formare il governo in tempi brevi per far uscire la Tunisia dallo stallo politico.

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Intesa Ue-Marocco, per la Corte è illegale

Ieri la Corte europea di Giustizia ha annullato l’accordo commerciale e agricolo e quello sulla pesca del 2019 tra Ue e Marocco, a seguito della denuncia del Fronte Polisario, il movimento di indipendenza saharawi: le due intese sfruttano terre e risorse del Sahara occidentale occupato illegalmente dal 1976 da Rabat, inserendo prodotti illegalmente sottratti al popolo saharawi nel mercato libero europeo.

La Corte ha stabilito che gli accordi violano il diritto internazionale, ribadendo che il Sahara occidentale non può essere considerato territorio marocchino. «Una vittoria legale importante», ha commentato il Polisario. Resta in piedi ancora l’accordo bilaterale tra Gran Bretagna e Marocco.