Covid-19 e crisi, lacrimogeni sul corteo di Bangkok

Ieri erano più di mille i manifestanti che a Bangkok si sono scontrati con la polizia durante le proteste contro il governo e la gestione dell’epidemia di Covid-19 e dei suoi riflessi sull’economia. Il corteo ha marciato verso la sede del governo e l’ufficio del primo ministro di cui sono state chieste le dimissioni. La polizia ha risposto con lancio di gas lacrimogeni e proiettili di gomma. Sono settimane ormai che in Thailandia la protesta anti-governativa monta, insieme ai numeri sui contagi: ieri se ne sono contati 22mila in più in sole 24 ore e 212 morti, il numero più alto finora registrato e che porta il bilancio totale a 6.066 decessi.

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Palloni incendiari da Gaza, Israele risponde con i raid

L’aviazione israeliana ieri ha bombardato postazioni di Hamas dopo il lancio di palloncini incendiari dalla Striscia di Gaza verso il sud di Israele. Non sono stati registrati danni o feriti. Secondo Tel Aviv, nel mirino dei jet ci sono stati una postazione per il lancio di razzi e un compound del movimento islamista, tra Beit Hanoun e Jabalya. Lo scorso 20 maggio Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo di cessate il fuoco dopo 11 giorni di offensiva israeliana contro Gaza che ha ucciso quasi 250 palestinesi (di cui 66 bambini). Tredici le vittime israeliane. Da allora Israele ha compiuto alcuni raid aerei, ma le ostilità non sono riprese.

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Riforma giustizia, la Polonia cede alle pressioni Ue

Sulla riforma della giustizia passo indietro della Polonia e del governo di coalizione guidato dal PiS di Jaroslaw Kaczynski. Dopo un lungo braccio di ferro con l’Unione europea Varsavia ha annunciato che cancellerà dalla riforma la creazione della Camera disciplinare, organismo che avrebbe dovuto vigilare sull’operato del potere giudiziario, di fatto minandone l’indipendenza. Una norma che la Ue aveva contestato e che la Corte di Giustizia dell’Unione, lo scorso 14 luglio, aveva ordinato di eliminare perché non garantiva «imparzialità e indipendenza» della magistratura. La Camera disciplinare avrebbe avuto, tra le altre cose, il potere di revocare l’immunità dei giudici per sottoporli a procedimenti penali.

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Alibaba, accuse a manager di abusi sessuali

Una dipendente di Alibaba, gigante dell’e-commerce cinese, ha accusato il suo capo di violenze sessuali, al termine di una serata durante la quale le era stato già chiesto di «intrattenere» un cliente in un karaoke. Tornata in albergo il manager avrebbe abusato di lei. L’argomento è trending topic su Weibo, il Twitter cinese.