Attentato nel nord della Siria, 17 morti a Tal Halef

Almeno 17 persone sono rimaste uccise e 20 ferite nell’esplosione di un’autobomba nel villaggio di Tal Halef, sotto il controllo turco dopo l’invasione del nord della Siria avviata lo scorso 9 ottobre. Ankara accusa i militanti curdo-siriani delle Unità di protezione dei popoli (Ypg), definendo la loro attitudine «peggiore di quella di Daesh».

 

Hariri dà forfait, il Libano resta senza governo

Il premier libanese uscente Saad Hariri rinuncia al tentativo di formare un nuovo governo, dopo essersi dimesso lo scorso 28 ottobre sull’onda delle proteste popolari. «Resto fedele al principio del ‘non io, ma qualcun altro’ che soddisfi le aspirazioni dei giovani risolvendo la crisi», ha detto. Domani via alle consultazioni per trovare un’alternativa.

 

Colombia, è morto lo studente ferito durante le proteste

 

 

Dilan Mauricio Cruz Medina, lo studente ferito sabato scorso a Bogotà durante le proteste contro il “paquetazo” del governo Duque, è morto ieri in ospedale. Il 18enne era stato colpito da un lacrimogeno o da una bomba stordente degli agenti dell’Unità di controllo antisommossa (Esmad), che secondo le testimonianze sparavano ad altezza d’uomo.

 

Massacro di Sacaba in Bolivia, indagine interamericana al via

Una delegazione della Commissione interamericana per i diritti umani (Cidh) è in Bolivia per chiarire quanto avvenuto a Sacaba lo scorso 15 novembre, quando una protesta pacifica di “cocaleros” pro-Morales è stata repressa nel sangue dall’esercito (9 morti). Si indaga anche sull’aggiunta di «prove false» tra gli effetti personali degli arrestati.

 

Corridoio Unhcr per i rifugiati dalla Libia al Ruanda

L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) ha annunciato il trasferimento dalla Libia al Ruanda di 116 migranti «vulnerabili», diversi bambini nati nei centri di detenzione in Libia e un gran numero di minori. A Kigali hanno ricevuto «cibo, acqua, cure mediche, supporto psicosociale e rifugio», fa sapere l’Unhcr.