Metà Raqqa libera. Strage Usa di civili

A due mesi dal lancio dell’operazione, le Forze Democratiche Siriane (federazione di kurdi, arabi, circassi, turkmeni, assiri) ha liberato il 50% di Raqqa, «capitale» dell’Isis in Siria. Sarebbero ancora 2.500 i miliziani islamisti presenti in città. Ma a preoccupare le Sdf sono le fortificazioni costruite dall’Isis in questi anni  che rallentano l’avanzata. E non mancano stragi di civili: mercoledì il gruppo Raqqa is Being Slaughtered Silently,  ha denunciato l’uccisione  di almeno 29 civili, tra  cui 8 bambini, a causa di un bombardamento Usa.

Oxfam: «In Yemen l’epidemia peggiore»

«Siamo di fronte ad uno dei peggiori picchi epidemici degli ultimi 50 anni». Così Paolo Pezzati di Oxfam Italia descrive la situazione in Yemen: «Oxfam e le altre organizzazioni nel paese sono impegnate in
una strenua lotta contro il tempo». L’obiettivo  è frenare il colera: da fine aprile sono 360mila le persone colpite, quasi 2mila le vittime. Intanto un team di investigatori dell’Onu ha presentato  un rapporto in cui accusa l’Arabia Saudita della strage di migranti somali di marzo: bombe colpirono un barcone uccidendo  42 persone.

Riyadh, 29 sciiti condannati a morte

La Corte Suprema saudita ha confermato ieri la pena di morte per 29 sciiti, di cui 14 accusati di aver condotto attacchi armati e 15 di spionaggio a favore dell’Iran. Minoranza nel regno, la comunità sciita è marginalizzata e soggetta a discriminazioni strutturali e al divieto a svolgere liberamente attività politica. Ora le 29 pene di morte dovranno essere ratificate da re Salman.
«Le sentenze si basano su confessioni estorte con la tortura», denunciano le ong per i diritti umani. Interviene anche Amnesty che fa appello al monarca perché le annulli.

Maduro: «Sanzioni Usa gravi e illegali»

Sulle sanzioni Usa contro il Venezuela il presidente Nicolas Maduro ha dichiarato: «Le sanzioni? Noi non riconosciamo alcuna sanzione, per noi sono riconoscimento di moralità, lealtà e onestà». Per l’Afp, Maduro ha chiamato le nuove misure restrittive di Washington «illegali, impudenti, senza precedenti». Il ministero del Tesoro americano ha riferito in precedenza di aver incluso nell’elenco delle sanzioni 13 persone fisiche, tra cui ministri ed ex ministri, capi di polizia e vice presidenti della compagnia petrolifera nazionale.

Putin: «Con la Cina per la sicurezza»

La cooperazione tra la Russia e la Cina, anche in ambito militare, non è «diretta contro paesi terzi». È quanto ha sottolineato il presidente russo Vladimir Putin in una conferenza stampa con la sua controparte finlandese Sauli Niinisto. «La cooperazione tra la Russia e la Cina nella sua totalità, inclusa la componente militare, è uno degli elementi più importanti della sicurezza e della stabilità del mondo. Ma non è diretta contro i paesi terzi», ha spiegato Putin a proposito delle esercitazioni militari congiunte Russia-Cina

Usa, armi a Duterte per combattere Isis

Dopo gli insulti di Duterte e il tanto annunciato abbandono di ogni forma di alleanza con gli Stati uniti, ieri Washington avrebbe «donato» alle Filippine due aerei da sorveglianza che avrebbero iniziato la fornitura di armi all’esercito di Manila per combattere l’isis sul suo territorio. I due Cessna C208B valgono più di 30 milioni di dollari e sono utilizzati per rintracciare i militanti dell’Isis e pattugliare le coste e le frontiere marittime delle Filippine, hanno annunciato l’ambasciatore americano nel Paese asiatico Sung Kim e il ministro della Difesa filippino Delfin Lorenzana.