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Brevi dal mondo: Nigeria, Arabia saudita, Kenya

Brevi dal mondo: Nigeria, Arabia saudita, KenyaFiaccolata per il giornalista saudita Jamal Khashoggi – LaPresse

Internazionale Concluse le operazioni di soccorso nella scuola crollata a Laos: 18 morti, il bilancio finale. L'Interpol emette avvisi rossi per 20 cittadini sauditi sospettati dell'omicidio Khashoggi. Il parlamento kenyano chiede un'inchiesta sui 35 milioni di dollari spesi per una rete di 10 chilometri al confine

Pubblicato più di 5 anni fa

Scuola crollata in Nigeria: 18 morti

Terminate le operazioni di soccorso nella scuola crollata ieri a Lagos in Nigeria. Il bilancio è di 18 morti e 41 feriti, fanno sapere le autorità locali. L’edificio ridotto in macerie ospitava una scuola materna e una scuola elementare; 144 i bambini presenti al momento del crollo, meno del previsto: alcuni erano all’esterno per attività sportive. Secondo il governatore dello Stato di Lagos, Akinwunmi Ambode, l’edificio avrebbe dovuto essere demolito già cinque anni fa, la scuola operava «illegalmente» dal 2014.

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Khashoggi, in 20 nella lista Interpol

Ieri l’Interpol ha emesso l’avviso rosso per 20 cittadini sauditi sospettati del brutale omicidio del giornalista dissidente Jamal Khashoggi, il 2 ottobre 2018 a Istanbul, nel consolato di Riyadh. Da questo momento possono essere arrestati ovunque. Tra loro Saud al-Qahtani, ex braccio destro del principe ereditario Mohammed bin Salman; Ahmed al-Assiri, ex vice capo dell’esercito saudita; e il console saudita in Turchia, Mohammed al-Otaibi. Ovvero i vertici del regno che ancora nega il proprio coinvolgimento.

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Kenya, 35 milioni per una rete di 10 km

Il parlamento del Kenya aprirà un’inchiesta su quello che doveva essere un muro di separazione, 708 km lungo il confine, per impedire ai miliziani di al-Shaabab e ai migranti di entrare nel paese. Dopo cinque anni dal lancio del progetto, quel muro di 708 chilometri (con annesse trincee e postazioni militari) è diventato una rete di 10. Costo totale: 35 milioni di dollari, 3,5 per ogni chilometro. I parlamentari hanno fermato la costruzione e ora chiedono che si apra un’inchiesta sull’uso del denaro, o meglio lo sperpero, e le ragioni del fallimento del piano originale, annunciato nel 2014 dal governo.

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