Facebook ammette la diffusione di odio verso i Rohingya

Facebook ammette di avere responsabilità nell’incitamento alla violenza in Myanmar contro la comunità Rohingya, vittima di un genocidio tuttora in corso da parte delle autorità birmane. La società si è detta concorde con il rapporto che ha commissionato all’ente no-profit Business for Social Responsability dopo le accuse dell’Onu: il social non ha impedito la diffusione di contenuti violenti e ha creato «l’ambiente idoneo» alla proliferazione di violazioni dei diritti umani. Ora, avverte il rapporto di 62 pagine, Facebook si prepari al voto del 2020 in Myanmar, dove ha 18 milioni di utenti, per evitare di fare lo stesso.

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Riyadh «rimborsa» la famiglia di Jamal Khashoggi

L’Arabia saudita verserà alla famiglia e alla fidanzata di Jamal Khashoggi, il giornalista ucciso il 2 ottobre scorso nel consolato di Riyadh a Istanbul, la diya. Ovvero la somma che nella legge islamica viene pagata come compensazione per un torto subito. A rivelarlo è al-Jazeera che cita fonti turche. La prima ammissione di colpa?

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Tunisia, rimpasto di governo ma solo a metà

Nuovo rimpasto di governo a Tunisi: il premier Chahed ha sostituito 10 ministri per risolvere la dura crisi economica che affligge da anni il paese. Ma non cambiano i ministri chiave: finanze, esteri e interni.