India-Bangladesh, decine di morti per il ciclone Amphan

Il ciclone più potente degli ultimi 20 anni, Amphan, si è abbattuto con estrema violenza – come previsto – su India e Bangladesh: sarebbero, rispettivamente, almeno 72 e 16 i morti. Interi villaggi sono stati devastati da vento e alluvioni e milioni di persone sono senza elettricità. I due governi avevano evacuato milioni di persone, ma i danni sono comunque ingenti, stimabili solo quando le comunicazioni con i luoghi colpiti riprenderanno.

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Beirut lancia l’allarme: i libanesi sull’orlo della fame

La crisi che il Libano attraversa da tempo ha raggiunto livelli drammatici. A dirlo è il primo ministro, Hassan Diab, in un intervento sul Washington Post, in cui avverte del pericolo di una vera e propria emergenza alimentare: i libanesi non hanno soldi per comprare il cibo. «Molti libanesi hanno già smesso di acquistare carne, frutta e verdura – scrive Diab – e potrebbero tra poco avere difficoltà anche a comprare il pane». Il Covid-19 e il conseguente lockdown hanno aggravato le condizioni di un’economia già in piena crisi: inflazione alle stelle, svalutazione della moneta e disoccupazione.

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Algeria, post su Fb e proteste: 15 attivisti condannati

Raffica di condanne di oppositori in Algeria: tra mercoledì e ieri tre attivisti sono stati condannati per post su Facebook, Soheib Debaghi a un anno di prigione con l’accusa di aver istigato a raduni illegali, e Larbi Tahar e Boussif Mohamed Boudiaf a 18 mesi ciascuno per «insulti» al presidente Tebboune. Mercoledì una corte di Chlef ha invece condannato a pene tra sei e 18 anni di carcere dodici attivisti del movimento Hirak. I reati di cui sono accusati: «attacco all’integrità territoriale dello Stato» e «incitamento a proteste illegali».

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Otto aerei russi inviati ad Haftar, l’Onu indaga

Tra i paesi che insistono a chiedere la tregua in Libia ma intanto continuano a farci arrivare armi (la Germania lo ha ammesso pochi giorni fa) c’è la Russia. Ieri il Financial Times ha riportato di un’indagine in corso da parte di esperti dell’Onu su otto aerei russi dispiegati dal generale Haftar. Lo stesso che ieri lanciava un nuovo proclama, promettendo di avviare nelle prossime ore «la più ampia campagna aerea della storia della Libia» contro postazioni e droni turchi a sostegno di Tripoli. Gli aerei arriverebbero dalla Siria e avrebbero raggiunto – dicono fonti ad Agenzia Nova – la base militare di Al Jufra. Si tratterebbe di sei caccia Mig-29 e due bombardieri SU24S.