L’Egitto condanna a morte 37 membri dell’Isis in Sinai

Ieri la Corte penale del Cairo ha condannato a morte 37 membri dell braccio egiziano dell’Isis, operativo in Sinai e responsabile di attacchi contro l’esercito e attentati a civili. Subito si è sollevata la protesta delle organizzazioni per i diritti umani internazionali e locali. «La pena di morte non può mai portare giustizia soprattutto quando viene deliberata dopo un processo di massa a imputati soggetti a tortura», dice Amnesty. Sotto il regime di al-Sisi il ricorso alla pena di morte è considerevolmente aumentato: dal 2014 al 2018 sono state condannate a morte 2.159 persone (tra cui 10 minori), 83 i giustiziati.

***

L’Onu all’India: noi parte civile contro il governo di Modi

L’Alta Commissaria ai diritti umani dell’Onu, Mchelle Bachelet, ha formalmente chiesto alla Corte suprema indiana di riconoscere al suo ufficio lo status di parte civile nella causa mossa da un cittadino indiano contro la controversa legge sulla cittadinanza. Discriminatoria verso i musulmani, ha provocato dure proteste in India, che da dicembre hanno portato all’uccisione di almeno 75 manifestanti.

***

Yemen, nuova rottura nell’asse Emirati-Arabia

Nuova potenziale frattura all’interno della coalizione sunnita anti-Houthi: secondo quanto riporta Agenzia Nova, le milizie yemenite Al Hazam, filo-emiratine, avrebbero impedito a navi saudite di attraccare ad Aden, città costiera meridionale e capitale provvisoria del governo ufficiale yemenita, stretto alleato di Riyadh.