Patrick Zaki, udienza rinviata. È la sesta volta

A darne notizia è stata la campagna Free Patrick: l’udienza per decidere l’eventuale rilascio o il prosieguo delle detenzione cautelare del giovane studente egiziano Patrick Zaki è stata rinviata ieri per la sesta volta: «Chiediamo un chiarimento al Procuratore generale sulla legalità della detenzione cautelare in corso senza ordinanza giudiziaria – si legge nella nota – È inspiegabile che le uniche misure precauzionali (per prevenire contagi da Covid-19, ndr) adottate siano quelle che violano i diritti degli imputati a una rappresentanza legale e il loro diritto costituzionale alla protezione dalla detenzione in assenza di un ordine giudiziario del procuratore».

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Attacco neonazi all’evento su Zoom sull’Olocausto

Era stato organizzato online, sulla piattaforma Zoom, l’evento per la Giornata della memoria dell’Olocausto in Germania: una discussione online insieme a un sopravvissuto alla Shoah, Zvi Herschel, è stata interrotta da alcuni neonazisti che hanno fatto irruzione nella piattaforma inneggiando a Hitler e postando insulti antisemiti.

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Onu: nel 2020 il doppio di persone denutrite

Dopo l’allarme lanciato da Oxfam dieci giorni fa, secondo cui l’emergenza Covid-19 provocherà mezzo miliardo di poveri in più ne mondo, ieri è arrivato quello dell’Onu: secondo il World Food Programme, il numero di persone denutrite potrebbe raddoppiare nel 2020, passando dagli attuali 135 milioni a 265.

Perdita del lavoro, crollo della produzione agricola, riduzione delle rimesse dall’estero e restrizioni al movimento colpiranno di più i paesi dove reti di sostegno sono assenti, a partire da quelli africani. Da cui l’appello a finanziare i programmi Onu: servono 12 miliardi di dollari, quattro in più di quelli raccolti nel 2019.

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Doppia protesta: medici in Perù e poveri in Colombia

Crescono i conflitti sociali in America latina, colpita dall’emergenza Covid-19. In Perù il personale sanitario ha protestato fuori dagli ospedali di Lima per la mancanza di protezioni negli ospedali, tanto da costringere infermieri e medici a riutilizzare più volte le mascherine usa e getta. Il paese, con oltre 16mila casi positivi, è il secondo del continente per diffusione dopo il Brasile.

In Colombia a protestare sono stati i residenti dei quartieri poveri di Bogotà che hanno chiuso le strade con barricate improvvisate dopo che gli aiuti alimentari promessi dalle autorità nazionali non sono stati distribuiti.