Pompeo, salta il viaggio in Corea del Nord

Doveva essere la missione per presentare a Pyongyang il nuovo inviato speciale Usa per la Corea del Nord, Stephen Biegun, ma a quanto pare il viaggio sarà come minimo rinviato. Ieri Trump è tornato a lamentarsi degli scarsi passi avanti da parte di Kim Jong-un sul fronte del nucleare, ribadendo le velate accuse alla Cina per il nuovo stallo. Unitamente a queste nuove «uscite», Trump ha anche annunciato che Pompeo non partirà per la Corea del Nord.

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Yemen, strage saudita di bambini: 22 uccisi in un raid

Dopo la strage di due settimane fa (uno scuolabus centrato da un raid saudita a Saada), ieri in Yemen altro massacro di bambini: 22 i minori uccisi insieme a quattro donne quando un bombardamento di Riyadh ha colpito un autobus su cui stavano salendo per fuggire agli scontri nella città di Hodeidah. Giovedì cinque persone erano state uccise da un raid contro un campo profughi a Duraihami, 20 chilometri da Hodeidah.

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Zimbabwe, Alta Corte: «Ha vinto il coccodrillo»

Le ultime speranze dell’opposizione in Zimbabwe sono state spente dalla sentenza della Corte costituzionale: i giudici hanno confermato la vittoria alle presidenziali del 30 luglio di Emmerson Mnangagwa, detto il coccodrillo (ex delfino di Mugabe e poi a capo del «golpe» silenzioso che lo ha deposto). La Corte ha rigettato il ricorso presentato dal Movimento per il cambiamento democratico, affermando di non aver trovato prove sufficienti di frodi e brogli. Mnangagwa è diventato presidente con il 50,7% dei voti contro il 44,3% dello sfidante, Nelson Chamisa. Ora, entro 48 ore, Mnangagwa si insedierà.

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Mid-term Usa, Google blocca 58 account iraniani

Google ha annunciato la rimozione di 58 account iraniani da diverse piattaforme social: 39 canali Youtube, 6 blog e 13 account Google Plus. Il nuovo vice presidente agli affari esteri Kent Walker fa sapere che l’azienda, in collaborazione con Fire Eye, colosso della cyber security, ha rilevato una connessione tra alcuni account di informazione politica in lingua inglese e lo stato iraniano. La Irib, radiotv iraniana che detiene il monopolio dell’informazione nel paese, avrebbe provato a influenzare il corso delle prossime elezioni di mid-term negli States. Google, con il programma Protect Your Elections, aveva già messo a disposizione strumenti per difendere le tornate elettorali da cyber attacchi e generatori di fake news.