Lukashenko giura a Minsk in segreto e con la claque

Una cerimonia segreta e ristretta quella con cui Aleksandr Lukashenko è stato proclamato presidente della Bielorussia, a un mese e mezzo dalle elezioni del 9 agosto e l’inizio della protesta di massa contro la sua presunta vittoria. Ieri erano circa 700 i funzionari, i generali e i parlamentari che hanno assistito al sesto giuramento della sua vita (è presidente dal 1994), mentre la principale sfidante, Svetlana Tikhanovskaya, resta in autoesilio all’estero e le opposizioni parlano di cerimonia-farsa. In tutto il paese proseguono le proteste per un risultato elettorale considerato macchiato dai brogli e non riconosciuto dalla comunità internazionale.

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Himalaya, accordo Cina-India: «Basta inviare truppe»

È di lunedì ma è stato reso noto ieri l’accordo raggiunto tra India e Cina per porre fine all’escalation che da giugno interessa i due paesi sulla Lac, la linea di controllo effettiva, sull’Himalaya: diversi soldati indiani avrebbero perso la vita in non meglio precisati scontri nella valle di Galwan. Pechino e New Delhi si impegnano a «cessare di inviare ulteriori truppe in prima linea, astenersi dal cambiare la situazione sul posto unilateralmente e dall’intraprendere qualsiasi azione che possa complicare la situazione», si legge in un comunicato congiunto giunto al termine del sesto incontro bilaterale a Moldo, in Cina.

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Il Messico accusa gli Usa: sterilizzate sei donne migranti

Il Messico ha aperto un’inchiesta dopo che sei donne hanno denunciato di essere state rese sterili con isterectomia in un centro di detenzione per migranti negli Usa. Il presidente Amlo ha già minacciato azioni legali se sarà confermato. 150 deputati democratici hanno chiesto l’apertura di un’inchiesta anche negli Usa.