«Va tutto male tra Rabat e Madrid e la crisi diplomatica potrebbe peggiorare», avverte il ministro degli Esteri marocchino Nasser Bourita, per il quale la crisi causata dall’accoglienza di Brahim Ghali, presidente della Repubblica araba saharawi democratica (Rasd) e segretario generale del Fronte Polisario, «non migliorerà» con il suo rientro nei territori liberati della Rasd.

In un’intervista rilasciata all’Afp Bourita ha invitato la Spagna ad evitare di consentire a Ghali «di tornare a casa, aggirare la giustizia spagnola, ignorare le accuse che lo vedono coinvolto. Sarebbe – ha detto Bourita – una conferma della volontà di Madrid di aprire una seria crisi diplomatica».

La diplomazia marocchina ha lanciato i propri strali contro la Spagna – utilizzando lo strumento di pressione legato all’immigrazione, considerato «inaccettabile» dal premier Sanchez – per aver accolto il segretario del Polisario. Durissime le accuse della stampa maghrebina nei confronti di Madrid, che avrebbe segretamente accolto Ghali, persona ricercata dalla giustizia iberica.

Il segretario del Polisario è oggetto di due denunce in Spagna per «genocidio e tortura», chiuse in passato prima di essere riaperte di recente proprio a causa delle pressioni marocchine e di Fadel Breika, dissidente del Polisario con cittadinanza spagnola. Persona, secondo quanto riporta il Middle East Eye, vicina ai servizi segreti marocchini. Al riguardo, il giudice spagnolo Santiago Pedraz ha sentito ieri mattina il segretario generale del Polisario in videoconferenza dall’ospedale di Logroño nel quale è ricoverato per gravi complicazioni da Covid-19, cosa che ha spinto il governo spagnolo ad accoglierlo per «motivi umanitari».

Il giudice ha stabilito che non ci sono prove che possano giustificare «la detenzione o la limitazione della circolazione di Ghali», che potrà lasciare liberamente il paese. Si precisa poi che «il presidente saharawi è entrato in territorio spagnolo con i suoi veri documenti» e non con un falso passaporto algerino come sostiene Rabat.