La querela di Maria Elena Boschi contro Ferruccio De Bortoli e contro M5S già non c’è più o quasi. L’avvocato della sottosegretaria, Vincenzo Zeno Zencovich, pigia sul freno a tavoletta: «Guardiamo le carte, osserviamo come si chiariranno. Mica a uno gli scappa la querela. Secondo me è un tempesta in un bicchier d’acqua». Secondo il legale della ex ministra la fonte di Ferruccio De Bortoli «non è credibile». A interessarsi di un eventuale fusione Unicredit-Banca Etruria fu, a suo parere, Bankitalia. L’ex direttore del Corriere della sera, il quasi non più querelato, conferma quanto detto ma torna a stemperare pure lui: «Chiedere le dimissioni per me è eccessivo». Dopo giorni di silenzio anche Giuliano Pisapia ha preso posizione, chiedendo come tutti chiarezza ma aggiungendo: «Non c’è dubbio che De Bortoli dica la verità. Dunque bisogna risolvere questo dilemma».

Il Pd fa quadrato e il governo segue. Ieri è stato il turno di Luca Lotti, alter ego del segretario: «La sottosegretaria ha spiegato tutto e non c’è altro da aggiungere». Ma il Nazareno teme le ricadute in termini di popolarità e sondaggi. Per questo Matteo Renzi non parla e non si espone (e forse anche un po’ perché le voci di una sua possibile sostituzione proprio con l’amica in caso di sconfitta alle elezioni devono essere arrivate anche a lui, senza fargli alcun piacere). Per questo ieri nella lunga riunione della cabina di regia governo-Pd, presente Maria Elena Boschi, del fattaccio non si è quasi parlato.

È possibile che lo stesso calcolo, a parti rovesciate, stia facendo Il Movimento 5 Stelle. I 5S proseguono nella loro offensiva. Martellano ripetendo che «la misura è davvero colma: deve andare a casa». Ma sulle loro mosse concrete è calato un velo di incertezza. La mozione di censura avrebbe dovuto essere presentata al Senato, dove ha ottime probabilità di passare imponendo di fatto le dimissioni della sottosegretaria, ma sembra essere stata invece depositata alla Camera, dove invece la bocciatura è certa. Ieri, di fronte al silenzio del premier Paolo Gentiloni, vagheggiavano una mozione contro l’intero governo, destinata anch’essa a sicura sconfitta. Il dubbio che siano interessati a salvare Boschi per tenere governo e Pd sulla graticola c’è ed è diffuso anche nel Pd. E non manca chi si augura che la sottosegretaria, se la polemica non si stempererà, faccia da sola un passo indietro. Vale la pena di rischiare tanto per restare in un governo che è comunque in dirittura d’arrivo?