Difficile racchiudere in poche immagini i 39 anni passati da Boris Vian su questa Terra, ma è quanto si è proposto di fare, e con ottimi risultati, il regista Philippe Kohly con il suo film del 2009 Boris Vian, la vie jazz, disponibile su Dvd. Filmati d’archivio, foto d’epoca, sopralluoghi e tanto buon jazz tornano ai giorni felici dell’infanzia di Vian nella villa tra i boschi di Ville-d’Avray, un comune a 12 km da Parigi, dove nacque il 10 marzo 1920, e si chiudono con i suoi funerali, morì in un cinema di Parigi il 23 giugno 1959 mentre assisteva alla prima di un film tratto dal suo romanzo scandalo Sputero’ sulle vostre tombe.
I suoi genitori, rovinati dal crack del ’29, i suoi fratelli, l’arrivo a Saint Tropez alla guida della sua Brasier Torpedo 1911, dove lo accoglie anche un giovane Michel Piccoli, la sua prima moglie, Michelle Leglise, che lo lasciò per Sartre, la stagione del Tabou e di Saint Germain-des-Prés, il jazz, Duke Elligton, Miles Davis, la seconda moglie, Ursula Kübler, ballerina svizzera nelle compagnie di Maurice Béjart e Roland Petit, il terrazzo dell’appartamento sul Moulin Rouge che condivideva con Prevert, la sua adesione al Collège de ‘Pataphysique, l’attività di traduttore di Chandler e Van Vogt, i suoi 10 romanzi, le 500 canzoni, tra le quali la più nota è Il disertore, pubblicata nel giorno della disfatta della Francia a Dien Bien Phu, inno contro ogni guerra, cantata tra gli altri da Joan Baez, Serge Reggiani e Johnny Hallyday. Il dvd termina con una intervista a Nicole Bertolt, collaboratrice di Ursula Vian Kübler, tutt’ora abitante della casa di Boris Vian, custode e «amministratrice» della sua opera. Oltre a pubblicare nuove edizioni delle poesie e dei romanzi di Boris Vian, Nicole Bertolt è anche l’autrice di diversi libri realizzati grazie all’accesso ai manoscritti originali di Vian. Nei mesi scorsi ha dato il suo contributo, e la sua presenza, anche alla pièce del Théâtre de la Huchette e al Boris Vian il poeta sincopato di Narrazioni Jazz.