«La voce degli incapienti e partite Iva sarà inserita in provvedimenti nelle prossime settimane e mesi». Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ieri ha confermato che la riduzione dell’Irpef varata ieri andrà ad esclusivo beneficio del lavoro dipendente. Nelle ultime settimane Anna Soru, presidente dell’associazione dei consulenti del terziario avanzato (Acta) ha condotto insieme ai suoi associati un dura battaglia contro l’esclusione dei lavoratori autonomi da questa misura. «Stupisce questo guardare solo al lavoro dipendente e non considerare quello che è il lavoro più diffuso tra giovani e donne al quale il governo dice di rivolgersi, anche per una questione generazionale – afferma – Qui c’è una contraddizione in termini». Sarà forse dovuta perchè con gli 80 euro in busta paga Renzi ha voluto fare un’operazione elettorale in vista delle europee? chiediamo. «Non saprei di certo – risponde Soru – sta di fatto che in questo provvedimento non c’è una svolta promessa, tutti i governi si rivolgono al lavoro dipendente e anche questo lo ha fatto. Se il criterio è il reddito non si capisce perchè uno che è autonomo non sia stato incluso. Dovrebbe essere semmai il contrario: chi è autonomo è esposto più dei dipendenti al rischio di infortuni, disoccupazione o malattia». Sembra tuttavia che misure in questo senso dovrebbero arrivare con la delega fiscale che il «cronoprogramma» di Renzi prevede a maggio.

«Sì, così dicono – risponde Soru – c’è una proposta di legge ma non si sa esattamente cosa verrà deciso. Ne parla Scelta Civica con Zanetti e Ichino. Quest’ultimo si è espresso a nostro favore, per l’inclusione nell’irpef. Zanetti ha detto che bisogna invece intervenire sulle partite iva monocomittenti. Ma noi non siamo d’accordo. Se uno ha 15 mila euro di reddito, questo vale per tutti. Quelli percepiti da un autonomo, non sono di più di quelli di un dipendente. Ci sono diverse posizioni nel governo e nella maggioranza. Mi auguro che faranno qualcosa per tutti gli autonomi e non solo quelli che avviano una attività. Il regime dei contribuenti minimi riguarda solo questi ultimi, mentre chi è autonomo da tanti anni, non ha nessuno incentivo. Fra l’altro è un regime studiato male, ed è davvero molto basso. Dovrebbero creare un regime favorevole per chi ha un fattorato limitato e non solo per chi ha avviato un’attività.