C’è una nuova vicenda giudiziaria a contornare le megadiscariche di veleni di Bussi sul Tirino, in provincia di Pescara. Essa tira in ballo il ministero della Transizione Ecologica con dirigenti del Mite indagati per omessa bonifica. Nel mirino della magistratura Giuseppe Lo Presti, Gaia Checcucci, Luciana Distaso ed Enrico Bentivoglio, del Provveditorato alle Opere pubbliche. Dopo le bocciature di Tar e Consiglio di Stato nuovi problemi per il dicastero di via Colombo riguardo all’annullamento della gara d’appalto per la bonifica delle discariche di scorie chimiche, tossiche e cancerogene, 2A e 2B, riportate alla luce intorno alla zona industriale del piccolo comune. La gara, per cui si aspettava solo l’aggiudicazione, per 47 milioni, al consorzio di imprese Dec Deme, fu inspiegabilmente bloccata e cancellata, dal ministero, guidato allora da Sergio Costa, nel 2020. Sulla mega-discarica industriale Edison di Bussi la Procura di Pescara ha aperto un’inchiesta, sfociata in diversi filoni, tra cui quello che riguarda il ministero, ora sul tavolo dei pm romani.