Una bomba d’aereo inglese rinvenuta il mese scorso nel sottosuolo del piazzale di una multisala cinematografica a Brindisi costringerà domenica oltre la metà della popolazione (54mila su circa 90mila abitanti) a evacuare dalle proprie case affinché sia garantito il massimo grado di sicurezza.

Il piano di abbandono momentaneo si è reso necessario a causa dell’elevata pericolosità dell’ordigno, seriamente danneggiato durante i recenti lavori di scavo. Basterebbe un micro-contatto per fare azionare il congegno di attivazione che provoca l’esplosione.

Nel vertice in prefettura con le autorità civili e militari è stato fissato il giorno di domenica 15 dicembre per lo sgombero totale di un’area urbana circolare del raggio di 1617 metri (previsti da una direttiva Nato in casi del genere) e consentire il disinnesco dell’ordigno inesploso risalente alla Seconda guerra mondiale.

Dalla cosiddetta zona rossa i cittadini brindisini lasceranno le abitazioni nelle prime ore del mattino, trovando assistenza nelle aree di attesa predisposte dal Comune.

La circolazione ferroviaria verrà interdetta, così i voli da e per l’aeroporto del Salento e il traffico marittimo all’interno del bacino portuale. Per la circolazione veicolare sulla superstrada Lecce – Bari il piano di viabilità sarà diramato dal comando della Polstrada.

Si è accertato che la bomba fu sganciata nel corso di un bombardamento aereo a fine 1941 sullo scalo ferroviario di Brindisi.

Il luogo del rinvenimento è a 200 metri di distanza dal fascio dei binari. L’ordigno ha un peso di oltre due quintali e l’esplosivo contenuto (tritolo) si aggira sui 40 chilogrammi.

La sua pericolosità è dovuta al danneggiamento subito dal congegno di attivazione durante lo scavo del manto stradale.

L’operazione di disinnesco da parte degli artificieri del genio guastatori “Pinerolo” avverrà in due giorni consecutivi: domenica il despolettamento e il trasporto in una cava di sabbia; lunedì il brillamento dell’ordigno.

Gli abitanti evacuati rientreranno nelle proprie case nella stessa domenica, alla cessazione dell’intervento di disinnesco e dopo che l’ordigno sarà stato allontanato dalla città. La quale resterà costantemente monitorata dal cielo con l’impiego di droni.