Il nuovo album di Stefano Bollani si chiude con una prima assoluta: il 19 giugno 2019, Teatro Coliseo di Buenos Aires, viene presentato il Concerto Verde, un’ampia pagina del pianista-compositore. Se Bollani è il «motore» (suoi arrangiamento e orchestrazione) dei quasi 25 minuti di musica, notevole importanza hanno l’Orquesta Sin Fin e il suo direttore Exequiel Mantega nonché i «ritmi» Juan Pablo Navarro (contrabbasso) e Bernardo Guerra (batteria). La i di Concerto Verde, incisa nella capitale argentina, viene riproposta nei suoi quattro policromi movimenti (ispirati al verde colore del IV chakra, collocato nel cuore e associato all’amore). Dallo stesso recital provengono due passionali ed energici tanghi (arrangiati e orchestrati da Diego Schissi): Don Augustín Bardi di Horacio Salgán e il piazzolliano Libertango, pagine in cui si fa luce il bandoneonista Santiago Segret. Completa un cd che dimostra il feeling di Bollani con la musica argentina (e non solo brasiliana) il suo Concerto Azzurro (arr./orch. Di Paolo Silvestri), sempre registrato dal vivo a Buenos Aires presso il Centro Cultural Kirchner.