«Siamo di fronte alla strategia del caos. Ogni giorno questo governo esprime almeno tre linee diverse e spesso su temi delicatissimi: c’è la posizione della Lega, quella dei 5Stelle e quella di ministri come Tria o Moavero. Oggi Salvini è stato smentito dal responsabile degli Esteri, ma questa contraddizione costante non può che preoccupare, e molto, perché mette in discussione l’autorevolezza del nostro Paese a livello internazionale».

Laura Boldrini si dice soddisfatta delle risposte che le sono arrivate, nel corso del question time di ieri alla Camera, dal ministro Enzo Moavero Milanesi.

SMENTENDO le affermazioni di Matteo Salvini, che nel corso di in un’intervista rilasciata al Washington Post aveva sostenuto la legittimità dell’annessione della Crimea da parte della Russia, il responsabile dalla Farnesina ha infatti ribadito come «il governo italiano ritiene che vadano sempre rispettate le regole del diritto internazionale, in particolare l’integrità territoriale di ciascun paese», precisando come Roma abbia assunto «una posizione coerente con quella espressa a livello collettivo dall’Unione Europea», aderendo alle sanzioni adottate dalla Ue e non riconoscendo le autorità regionali designate nel 2014 da Mosca.

«Mi fa piacere che il Ministro degli Esteri abbia affermato oggi in parlamento la posizione ufficiale dell’Italia in merito alla illegittima annessione russa della Crimea. Una dichiarazione che di fatto smentisce quanto detto da Salvini», spiega Boldrini. Per l’ex presidente della Camera e deputata di Leu, «le maldestre incursioni di Salvini in politica estera, oltre a evidenziare le contraddizioni di questo governo, creano imbarazzo e rischiano di far perdere credibilità al Paese».

NON HA AVUTO INVECE RISPOSTA il quesito che Boldrini ha rivolto a Moavero quanto alla composizione della delegazione che ha accompagnato Salvini in occasione della sua recente visita a Mosca, e nella quale, accanto al vicepremier dell’esecutivo pentaleghista, sarebbero stati presenti, come segnalato anche da diversi organi di stampa, alcuni esponenti della Lega e dell’Associazione Lombardia-Russia, sorta di trait d’union politico tra il Carroccio e la federazione russa. «Come è possibile che tali figure siano state presenti ad un incontro ufficiale con i rappresentanti del Consiglio per la Sicurezza nazionale russa, nel corso del quale si sono trattate questioni importanti e scambiate informazioni?», si chiede Boldrini che, su questo, si dice determinata ad andare avanti: «Torneremo ad interrogare il governo perché sia fatta piena chiarezza».