«Penso che Luigi Di Maio abbia ragione: lui dice che non vorrebbe mai fare un governo con me e io gli do ragione perché io ho in mente una agenda progressista in testa e lui no. Io penso che i valori della sinistra non combacino con quelli dei 5 stelle». Laura Boldrini chiude all’ipotesi di un’alleanza post voto tra Liberi e uguali e i 5 Stelle, spegnendo così lo «streaming» bis non escluso da Pierluigi Bersani. O meglio: «Bersani invece vorrebbe parlarci? Parlare è un conto, allearsi un altro», afferma la presidente della camera ospite ieri di Lilli Gruber a «Otto e mezzo» nella sua prima intervista tv da esponente di Leu.

Per quanto riguarda Matteo Renzi, «dice che votare noi è come dare un voto alla destra? E’ un’analisi molto discutibile. Basta guardare i numeri. Alle europee il Pd era al 40%, ora i sondaggi lo vedono al massimo al 25. Alle primarie hanno perso un milione di voti. Persone che se ne sono andate, e io penso che Leu sia una lista che va a riempire un vuoto». Invece Boldrini di Renzi promuove gli 80 euro, «sono stati un passaggio positivo, un provvedimento ben gradito dagli italiani», però «non è bastato».