È di 18 morti e 84 feriti il sanguinoso bilancio dell’attacco lanciato domenica sera da Boko Haram nella città di Maiduguri, nord-est della Nigeria. Un commando di 18 miliziani del gruppo islamista ha preso d’assalto due villaggi e una base militare con kamikaze e armi da fuoco.

Molti civili sono stati colpiti mentre tentavano la fuga: «Le vittime sono state uccise mentre scappavano dagli scontri tra miliziani ed esercito», ha detto Bello Dambatto dell’Agenzia statale per la gestione delle emergenze. Il commando aveva tentato di entrare a Maiduguri, tra gli epicentri delle attività del gruppo (che dal 2009 tenta la creazione di uno Stato islamico nel nord della Nigeria), ma è stato fermato dalle forze armate. Ha dunque «ripiegato» sui villaggi di Alkaranti e Bale Shuwa. I soldati, ha fatto sapere il portavoce dell’esercito, «hanno ucciso sei uomini e neutralizzato sette attentatori suicidi».

A marzo il governo nigeriano aveva parlato di un negoziato in corso con Boko Haram per porre fine a violenze che hanno causato finora almeno 20mila morti e oltre due milioni di sfollati.