Un blitz in piena regola. O, forse, sarebbe meglio dire un incontro convocato senza clamori e lontano dai riflettori, magari per evitare scontri diplomatici con il rivale Emilano nella sua Puglia. Visto che siamo in piena campagna elettorale in vista del congresso del Pd e delle primarie che dovranno designare il nuovo segretario. Dove le acque restano in tempesta anche a Taranto, con il segretario cittadino Costanzo Carrieri (da tempo schierato a favore di Emiliano) che ha duramente attaccato l’ex premier su Twitter: «Vergognati, vieni a Taranto e non avvisi il partito».

L’ex premier Matteo Renzi è tornato a Taranto dopo l’ultima visita da premier, lo scorso luglio, per l’inaugurazione del secondo piano del museo archeologico. Lo ha fatto per incontrare, insieme al viceministro al Lavoro Teresa Bellanova che ha organizzato l’incontro, i sindacati metalmeccanici di Taranto: per parlare del futuro dell’Ilva, di ambientalizzazione, del recente accordo sulla Cigs, della questione amianto e di tutela della occupazione, presso un famoso hotel cittadino. Il tutto mentre intorno all’ex premier il clima non è certo dei più rosei: dal padre invischiato nell’inchiesta Consip alla condanna in primo grado a 9 anni di quel Denis Verdini che per due anni ha consentito a Renzi di poter governare contando su un’alleanza più che discutibile.

Tra i punti trattati nell’incontro di ieri, la situazione sanitaria attuale e futura dell’Ilva e di Taranto, l’applicazione di tutte le prescrizioni del Piano Ambientale per il siderurgico, i percorsi possibili per le bonifiche di amianto e i possibili riflessi a beneficio dei dipendenti, il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e il riconoscimento degli ammortizzatori sociali per accompagnare il percorso di risanamento e di fermate temporanee degli impianti, come previsto dall’accordo raggiunto lunedì al MiSE a Roma.

Soddisfatti i sindacati, che ritengono «indispensabile un continuo confronto con il governo e i commissari straordinari» e «la necessità che l’esecutivo garantisca tutela dell’ambiente, salute dei cittadini e dei lavoratori Ilva ed il mantenimento dei livelli occupazionali».

«Taranto, stamani. Ho incontrato – scrive Renzi sul suo profilo Facebook pubblicando una foto della rada di Mar Grande all’alba – alcuni rappresentanti dei lavoratori dell’Ilva insieme alla mitica Teresa Bellanova. Non abbandoniamo i lavoratori di questa realtà così importante». Ma l’ex premier ha colto anche l’occasione per “elogiare” il suo Jobs Act: «Istat oggi ha dato il consuntivo finale dei posti di lavoro creati nei mille giorni del nostro governo. Da febbraio 2014 a dicembre 2016 il saldo netto positivo è stato di 681mila posti in più. Di questi 488mila a tempo indeterminato. Ancora non basta, ma il Jobs Act ha restituito una speranza a molti nostri connazionali». Dimenticando però di citare come la disoccupazione resti pressoché invariata e l’aumento degli inattivi tra i giovani.

Infine, tornando in tema Ilva, è stato nuovamente prorogato, dal 3 al 6 marzo, il termine per la presentazione delle offerte vincolanti per l’acquisizione degli asset dell’Ilva: proroga concessa dai commissari straordinari su richiesta delle due cordate concorrenti. Si tratta della terza proroga di un termine che comunque non è perentorio. Quest’ennesimo rinvio, secondo fonti ben informate, non comporterebbe alcun rallentamento della procedura. L’apertura delle buste è prevista per lunedì presso lo studio del notaio Marchetti di Milano.