Gli argomenti sottoposti alla giuria e alla sua presidente Cate Blanchett nella giornata inaugurale del Festival di Cannes 2018 sono gli stessi che tengono banco ormai da mesi : la querelle con Netflix – ma i giurati preferiscono nicchiare – e specialmente il ruolo delle donne nell’anno di #MeToo: «L’effetto Weinstein è arrivato fin qui, ma è solo la punta di un iceberg che riguarda la parità dei sess i, non solo per quanto riguarda il cinema. Inoltre, perché il cambiamento sia profondo, deve essere sostenuto da provvedimenti specifici e duraturi», dice Blanchett, che rivela anche di aver chiesto a Fremaux una parità di uomini e donne fra i giurati prima di accettare l’invito.
L’attrice ha anche risposto alle critiche sollevate dalla presenza di solo tre donne in concorso: « Non sono qui per il loro genere, ma grazie alla qualità del loro lavoro. Le valuteremo in quanto filmmaker, come dev’essere».