Saltano altre teste in Germania per lo scandalo delle cavie usate per testare i motori diesel. Dopo Volkswagen, che ha prontamente licenziato il suo principale lobbista, anche Daimler sospende un proprio collaboratore che aveva fatto parte del board dell’Eugt, l’istituto che aveva promosso i test. E la stampa non molla l’osso. Secondo le rivelazioni pubblicate ieri dalla Bild, Volkswagen avrebbe cercato di nascondere i risultati dei test atroci condotti nel 2015 sulle scimmie giavanesi, che venivano chiuse in una gabbia di vetro costrette per 4 ore consecutive a inalare gas di scarico prima di un Pick-up Ford del 1997 e poi di un Maggiolino Volkswagen del 2013, in quanto hanno dimostrato che gli effetti delle emissioni dei veicoli recenti erano «più dannosi» di quelli dei vecchi.

Il quotidiano tedesco cita a supporto il report dei test di laboratorio del maggio 2015 negli Usa, ad Albuquercke, per conto della società di ricerca tedesca Eugt, finanziata dai colossi dell’auto. E una mail del gennaio 2016 del capo progetto, Jacob McDonald, in cui si riferivano i risultati dei test e in cui si concludeva: «Quello che si è scoperto non è naturalmente quanto ci si aspettava».