Si adatta alle restrizioni degli ultimi decreti il BilBolBul -Festival internazionale di fumetto di Bologna, inaugurando venerdì 27 una tre giorni di incontri, conferenze e presentazioni, in streaming sul sito www.bilbolbul.net . Le tradizionali mostre-tra cui una collettiva al femminile con le opere di Émile Gleason, Rikke Villadsen, Nicoz Balboa e Alice Socal- sono state rinviate a data da destinarsi in quest’edizione inusuale, che è dedicata al «corpo» e alla sua rappresentazione nel fumetto: il corpo erotico, quello comico o non conforme, politico. Il corpo come chiave per la ricerca sulle identità, con un occhio di riguardo e con slancio inclusivo verso le autrici donne, volto a bilanciare la presenza di voci femminili nel panorama italiano. E femmina è anche il manifesto del festival, ideato e disegnato da Émilie Gleason, che mette al bando ogni classificazione binaria nell’atipicità e sfrontatezza dei corpi qui rappresentati.

La riflessione sulla corporeità è centrale che nel suo libro Ted, un tipo strano, in anteprima su Alias sabato prossimo. Anche le sue colleghe riflettono sulla rappresentazione del corpo usando stili, voci e generi letterari diversi: dal registro comico con cui Gleason affronta il tema della disabilità, al gioco simbolico di Rikke Villadsen, che usa la metafora per ribaltare le convenzioni narrative legate all’identità di genere; dalla forma diaristica di Nicoz Balboa come strumento di ricerca del sé e lente d’ingrandimento sul mondo, fino ad arrivare a Alice Socal, che disegna la fragilità dell’amore attraverso visioni di metamorfosi dei corpi e allucinazioni visive. Le loro visioni convivono nel volume Prendere posizione. Il corpo sulla pagina, curato ed edito da Hamelin, che è il catalogo della mostra.

Il programma le vedrà protagoniste di incontri dedicati: aprirà le danze Rikke Villadsen, intervistata da Giorgio Vasta e seguirà un confronto due momenti della storia del fumetto femminile, con Anke Feuchtenberger che incontrerà Alice Socal. Del corpo comico si occuperanno Alex Bodea e Max Baitinger con Émile Gleason. Moltissimi altri contributi come quelli delle autrici Maria Nadotti e Claudia Durastanti, dell’illustratrice Ana Galvañ, animeranno le dirette streaming del festival; in attesa della sua mostra sarà in collegamento con la traduttrice Martina Testa l’autore rivelazione statunitense Tommi Parrish, il cui libro La bugia e come l’abbiamo raccontata uscirà per Diabolo Edizioni, in collaborazione con BilBOlbul, proprio in occasione del Festival.