#NONSIAMOCRETINI, così 300 persone hanno riempito ieri sera la piazza sotto il Municipio di Biella dove si riuniva il consiglio comunale che stava discutendo la mozione dell’opposizione per conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre. L’eco mediatica, il gran rifiuto di Ezio Greggio che ha messo alla berlina la giunta leghista e il moto di indignazione della città medaglia d’oro per la Resistenza hanno portato il sindaco Corradino ad annunciare la marcia indietro: sì a Liliana Segre cittadina ad honorem del capoluogo laniero piemontese. Sono dovuti intervenire un noto presentatore tv e un’ammissione pubblica del primo cittadino, che ha detto di «essere stato un cretino», per portare la maggioranza (Lega, Fdi e Fi) ad accorgersi dell’incredibile autogol commesso.

Il successivo punto in discussione, il regolamento di Polizia che introduceva il «daspo urbano», è stato ritirato perché confliggeva con il regolamento del consiglio comunale. Dalla piazza sottostante è partito un coro: «Cretino è chi il cretino fa».