Joe Biden è stato ufficialmente dichiarato presidente degli Stati Uniti, intorno alle 11,30 del mattino, orario di Washington, provocando una serie di festeggiamenti in tutto il paese.

A NEW YORK, PHILADELPHIA, San Francisco, Chicago, Los Angeles le persone si sono riversate per strada, cantando e ballando, mentre alla Cnn il giornalista afroamericano Van Jones non riusciva a trattenere le lacrime spiegando cosa è stata la vita in questi quattro anni per qualcuno che non è bianco: «Tutti i razzisti si sentivano legittimati a dire qualsiasi cosa, a dirti qualsiasi cosa, e non riuscivi nemmeno ad andare a fare la spesa senza dover affrontare qualcuno. E temevi per i tuoi figli, per tua sorella. E dovevi impiegare tanta della tua energia vitale solo per restare intero e non crollare».

L’ANNUNCIO DEI MEDIA è arrivato mentre il paese attendeva una dichiarazione di Trump, annunciata per mezzogiorno e mai arrivata; Nel frattempo l’Associated Press consegnava Pennsylvania e Nevada a Biden, consentendogli di allungare su Trump e ottenere la vittoria. Dalla Casa bianca, silenzio.

L’ex presidente Barack Obama ha twittato le sue congratulazioni a Biden, sottolineando che i risultati delle elezioni mostrano che il Paese è «profondamente e amaramente diviso» e ha esortato tutti i cittadini a dare una possibilità a Biden, aggiungendo: «Spetterà non solo a Joe e Kamala, ma a ciascuno di noi, fare la nostra parte – andare oltre la nostra zona di comfort, ascoltare gli altri, abbassare la temperatura. e trovare un terreno comune da cui partire».

Per fare tutto ciò di certo non si potrà contare sull’apporto di Trump, mentre il Gop sembra essere profondamente diviso. The Donald ha sempre chiarito di non avere alcuna intenzione di concedere la vittoria al suo rivale, e mentre le grida di gioia, i canti e la musica arrivavano alla Casa Bianca da ogni lato, il presidente sconfitto è a giocare a golf in una residenza poco lontana, lasciando al suo avvocato, Rudy Giuliani, il compito di coprirsi di ridicolo minimizzando la vittoria di Biden e ripetendo che il tycoon non concederà la sconfitta, sostenendo senza prove che centinaia di migliaia di schede sono in discussione.

«OVVIAMENTE NON HA intenzione di concedere quando sono in questione almeno 600.000 voti», ha detto Giuliani durante una conferenza stampa a Philadelphia, poco dopo che l’Associated Press e altri media avevano annunciato che il democratico Joe Biden aveva vinto.

Che questa sia stata una vittoria di squadra lo si è capito anche dai tweet arrivati da ogni latitudine del partito democratico, Bernie Sanders subito dopo Obama ha scritto su twitter sue congratulazioni a Biden e Harris: «Voglio congratularmi con tutti coloro che hanno lavorato così duramente per rendere possibile questa giornata storica. Ora, attraverso la nostra continua organizzazione di base, creiamo un governo che funzioni per TUTTI e non per pochi. Creiamo una nazione fondata sulla giustizia, non sull’avidità e sul bigottismo».

TRUMP DA OGGI diventa il quarto presidente dal dopoguerra a non vincere il secondo mandato, e il primo di sempre ad aver perso per due volte il voto popolare. Bocconi durissimi da metabolizzare, come ha sottolineato ad Msnbc il repubblicano Rick Sanctorum chiedendo «che al Gop venga dato un po’ di tempo per processare questa notizia».

Dalle file repubblicane gli unici ad aver parlato sono i rappresentanti dell’opposizione interna, come l’ex governatore dell’Ohio John Kasich, o l’ex candidato alle primarie Gop del 2016, Jeb Busu, che si sono congratulato con Biden.

Da tutti i rappresentanti attualmente al governo, mentre scriviamo non è arrivata voce. I festeggiamenti e l’annuncio di Biden si aspetta per questa sera alle 20, troppo tardi per noi. Gli americani sono in attesa di risentire il tono pacato e circolatorio già usato dal nuovo presidente nei giorni scorsi.

Alle 14 del pomeriggio, mentre nelle strade del Greenwuch Village di New York risuonano le note di Ymca dei Village People, usata (a sproposito) da Trump nei suoi comizi, Elizabeth, 72 anni, militante anti Trump fa notare che «non solo il misogino Trump ha perso, ma nelle apparizioni ufficiali Biden sarà con le altre due principali figure della politica americana,il vicepresidente e il portavoce della Camera, che, per la prima volta, sono due donne, Nancy Pelosi e Kamala Harris. La storia è fatta, a cosi tanti livelli».