Quale lo sconcerto di paludati professori e di rigorosi intellettuali nello scoprire che il 21 novembre centinaia di biblioteche in tutto il mondo aderiranno all’International Games Day @ your library organizzando eventi a base di giochi e videogiochi per i loro utenti! L’International Games Day è un’iniziativa lanciata dall’associazione delle biblioteche statunitensi, la American Library Association, nel 2008 che fin dal primo anno ha ricevuto grande attenzione e partecipazione se pensiamo che ad essa parteciparono 617 biblioteche esclusivamente statunitensi (il nome all’epoca era ancora National Gaming Day). Dall’edizione successiva iniziarono ad aggiungersi biblioteche di altri paesi per arrivare nel 2014 a raggiungere quota 1.257 iscrizioni sia di biblioteche singole sia di interi sistemi bibliotecari (da cui la media possibile di circa 1.500 biblioteche partecipanti in totale).
Progressivamente si sono andati ad affiancare ad American Library Association, l’Australian Library and Information Association, e il Nordic Game Day, evento parallelo che aggiunge altre 90 biblioteche di Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia e Islanda.

 
Il 2014 è anche il primo anno di adesione formale all’evento dell’Associazione Italiana Biblioteche e ha visto la partecipazione di 10 biblioteche italiane, un numero apparentemente ridotto, ma tutto sommato apprezzabile se confrontato ad esempio alle 7 biblioteche tedesche o alle 16 del Regno Unito, entrambi paesi con una tradizione ed una cura ben maggiore rispetto a quella italiana del proprio patrimonio culturale e bibliotecario.

 

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Con la crescita della manifestazione, realtà editoriali hanno iniziato a sostenerla in qualità di sponsor che donano i loro giochi alle biblioteche. Ad esempio a livello internazionale c’è il produttore del gioco di carteYu-Gi-Oh! e la Steve Jackson Game. Già dal secondo anno di partecipazione anche l’Italia, forte di oltre il doppio di biblioteche partecipanti rispetto alla precedente edizione, gode del sostegno di Asterion Press che ha messo a disposizione numerose copie dei giochi: Baba Yaga,La Lepre E La Tartaruga,,I Tre Porcellini,La Cicala E La Formica,Dixit,Il Piccolo Principe,Il Piccolo Principe Verso Le Stelle (ispirato al film di prossima uscita) e Timeline.

 

 

L’organizzazione italiana ha aperto un blog (https://internationalgamesdayitalia.wordpress.com, disponibile su esso l’elenco delle biblioteche partecipanti) parallelo a quello internazionale in inglese (http://igd.ala.org) ed una bacheca Pinterest (https://www.pinterest.com/igd_italy/international-games-day-2015/). Il blog è utilizzato per la diffusione delle informazioni e per coordinare il gioco interbibliotecario dell’Impiccato letterario che chiederà alle squadre di partecipanti messe in campo dalle biblioteche di risolvere nel minor numero di mosse una versione letteraria del classico gioco dell’impiccato.

 
Di fronte a questo evento non mancano, anche all’interno delle stesse biblioteche, i professori e gli intellettuali citati all’inizio che storcono il naso giudicando che, di fronte alla contrazione immane delle risorse a disposizione, utilizzare parte di esse, sia pure spesso non propriamente economiche ma di personale, di spazi, di strumenti, sia uno spreco e che si dovrebbero concentrare invece gli sforzi sulla tutela e sulla promozione del patrimonio librario. Questa impostazione si scontra però con una concezione della biblioteca non semplice magazzino di libri a disposizione di una fetta importante ma limitata della società – gli studiosi – quanto piuttosto servizio volto all’informazione ed alla socializzazione visti come elementi non scindibili. Non è un caso che entrambe le piattaforme che forniscono il servizio di «biblioteca digitale» alle biblioteche,Media Library On Line (oMLOL) e ReteINDACO, abbiano inserito nel pacchetto di materiali che le biblioteche possono mettere a disposizione per i propri utenti i classici videoludici (come Defender,Wolfenstein 3D,Prince of Persia, ecc.) messi a disposizione dal progetto di preservazione del web e dei materiali digitali Archive.org.

 
Inoltre sempre più biblioteche si stiano attrezzando per offrire – a fianco delle ludoteche, già da tempo presenti in molte istituzioni – collezioni e organizzazione di eventi videoludici come strumenti non solo di promozione ma soprattutto di condivisione, di socializzazione, di educazione all’uso ed alla conoscenza dei nuovi media.

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Per quanto la maggior parte delle biblioteche italiane partecipanti a IGD2015 organizzi eventi a base di «tradizionali» giochi da tavolo come quelli donati da Asterion Press, ce ne sono alcune che organizzano anche eventi di natura videoludica, tra cui di notevole interesse quella del Multiplo di Cavriago (in provincia di Reggio Emilia) dedicata a tutta la famiglia e realizzata in collaborazione con GameSearch.it, un portale che si pone lo scopo di fornire a insegnanti, genitori e ai professionisti dell’informazione e dell’educazione (campo in cui rientrano a pieno titolo i bibliotecari) una conoscenza dei videogiochi come medium artistico e come strumento utilizzabile con finalità educative.