La Blue Origin di Jeff Bezos e la Virgin Galactic di Richard Branson stanno spingendo per lanciare i loro primi clienti paganti ai margini dello spazio. Se le due società avranno successo, apriranno un nuovo mercato nell’industria spaziale, focalizzata sulla domanda dei consumatori, per accedere a elitari e costosi viaggi nello spazio suborbitale.

Non è fantascienza, ma il futuro prossimo: la Blue Origin prevede di lanciare il suo primo volo con equipaggio della navicella spaziale New Shepard già il prossimo 20 luglio, il prezzo di un posto verrà messo all’asta, mentre un posto con la Virgin Galactic è fissato a circa 250.000 dollari. Il volo di luglio segnerà l’inizio della Blue Origin dopo il passo indietro di Bezos da Ceo di Amazon, fatto proprio per dedicarsi all’apertura del nuovo mercato per il turismo spaziale. I dettagli sulla missione non sono ancora stati rilasciati tranne per l’anticipazione riguardante la messa all’asta di un posto a beneficio della fondazione di Bezos Club for the Future.

Le offerte segrete verranno presentate dal 5 al 19 maggio, quando diventeranno visibili «e i partecipanti dovranno superare l’offerta più alta per continuare l’asta». Il 12 giugno l’azienda chiuderà il concorso con un’asta online dal vivo. Quella dello spazio sembra configurarsi come la frontiera dei super ricchi che stanno esplorando alternative a un pianeta inquinato e infestato da virus letali. A inizio anno Musk aveva annunciato il primo volo orbitale di quattro civili che avverrà nel quarto trimestre del 2021; sarà una missione di più giorni e SpaceX, la compagnia spaziale di Musk, lo sorveglierà da terra. Il volo è stato comprato dal miliardario 37enne Jared Isaacman che porterà con sé nella capsula Crew Dragon un suo cliente, da scegliere fra quelli che hanno lanciato un nuovo business usando la sua piattaforma di e-ecommerce Shift4Shop, un’operatrice dell’Ospedale pediatrico St. Jude di Memphis, e un donatore dello stesso ospedale .

Musk ha più volte affermato di essere convinto che la salvezza dell’umanità passi dal diventare una specie «multiplanetaria», e ha individuato in Marte il pianeta ideale per realizzare questo obiettivo e iniziare da lì la colonizzazione dello spazio. Bezos non sembrava avere lo stesso obiettivo, New Shepard è un razzo riutilizzabile meno potente di quelli di SpaceX e il suo impiego è «limitato» al turismo spaziale, un modo per sperimentare qualche minuto di assenza di peso per poi tornare a terra. Una specie di bungee jumping capovolto e potenziato.

La concorrenza con le ambizioni di colonialismo spaziale di Musk, però, sembrano portare Bezos sulla stessa rotta. In questo quadro di espansionismo interplanetario è entrato a gamba tesa Bernie Sanders dicendo che le priorità terrestri devono avere la precedenza sui viaggi nello spazio e che Musk e Bezos dovrebbero cominciare a pagare «la loro giusta quota in tasse su questo pianeta», per un importo di decine di miliardi di dollari.