Come superare un trauma? Come sopravvivere a un passato che frantuma il presente? Sono queste le domande attorno al quale ruota Betroffenheit, spettacolo ruvidamente in bilico tra danza e teatro firmato da una delle personalità più gettonate della scena coreografica internazionale: la canadese Crystal Pite. A lei l’anteprima di Torinodanza Festival settimana scorsa, alle Fonderie Limone di Moncalieri in prima nazionale nella stagione del Teatro Stabile.

Betroffenheit nasce da un tragico fatto di cronaca: il drammaturgo e performer Jonathon Young perde in un incendio una figlia adolescente e due nipoti. Passa del tempo, Young sente la necessità di scrivere un testo a partire da quanto è successo, ne parla a Crystal Pite ed ecco Betroffenheit. Il titolo in tedesco significa sbigottimento, costernazione. Pite coinvolge nel pezzo la sua formidabile compagnia, Kidd Pivot. In scena con i cinque danzatori, lo stesso Young, performer focoso, autore del testo: le parole vibrano nello spettacolo, sono dette dal vivo, giocate con il playback, affidate a voci fuori campo che sembrano uscire dagli oggetti scenografici, una grande colonna, fili e scatole elettriche, pareti. Il testo come il movimento è incalzante, ritmico, violento.

La costernazione è un fiume di immagini e voci, sostenuto da personaggi grotteschi, le facce dipinte e stralunate da smorfie. La danza straborda di gesti allo stremo, di contorsioni e fughe fuori asse, avvolta da tagli di luce che sembrano sezionare la mente, evidenziando l’irragionevolezza di qualsiasi consolazione. Pezzo dalla costruzione perfetta, lascia frastornati, mettendoci di fronte, con una teatralità quasi agghiacciante, all’irrimediabilità e alla reazione umana.

Il festival  diretto per la prima volta quest’anno da Anna Cremonini e intitolato Dance me to the end of Love, si aprirà il 10 settembre con spettacoli fino all’1 dicembre. Tra i tanti protagonisti Sidi Larbi Cherkaoui al Teatro Regio con Noetic e Iconic, il greco Dimitris Papaioannou con The Great Tamer, la rivelazione Sharon Eyal con Gai Behar, Aterballetto, il ritorno di Alain Platel con la nuova creazione Requiem pour L. Torinodanza lancia anche un network per la creazione contemporanea con Romaeuropa Festival e Festival Aperto-I Teatri di Reggio Emilia. Info: www.torinodanzafestival.it