In ordine alfabetico:

1) Horizon Zero Dawn (Guerrilla Games) Immenso mondo post-apocalittico in cui una giovane donna deve ritrovare le proprie radici e il senso stesso della storia umana combattendo contro la nuova specie dominante di macchine inselvatichite.

2) Little Nightmares (Tarsier Studios) Di fronte all’immensità di Horizon Zero Dawn un titolo minuscolo, ma non meno affascinante: ritorna la protagonista femminile, stavolta una bambina che deve sfuggire ad un mondo di terribili incubi infantili.

3) Mass Effect: Andromeda (BioWare) Titolo criticatissimo per la grafica a dimostrazione di quanto sia cieca la platea degli “hardcore gamers”. Il nuovo Mass Effect riparte da zero mettendo il giocatore a capo dell’esplorazione di una galassia sconosciuta con la necessità di creare possibilità di vita per tutti i coloni mediando tra le risorgenti antiche rivalità, di creare alleanze con gli indigeni e sconfiggere una misteriosa ed avanzatissima specie.

4) Need For Speed Payback (Ghost Games) Ecco tornare, puntuale, uno dei più belli e famosi videogiochi di guida. Una trama coinvolgente di tradimenti e vendette nel mondo delle corse clandestine, unita ad un vasto “open world” (ispirato alla città di Las Vegas), alla tuning-mania, alle sfide online offrono sia al videogiocatore esperto sia al principiante ore ed ore di divertimento e di evoluzioni automobilistiche.

5) Night in the Woods (Infinite Fall) Esempio di progetto di qualità finanziato tramite Kickstarter. Con piacevole grafica da cartone animato il gioco offre la storia della gattina Mae che, abbandonato il college e tornata nella cittadina d’origine Possum Spring, ne scopre spiacevoli segreti mentre cerca di venire a patti con la propria vita, con la mancanza dell’amato nonno, col cambiamento nelle vite degli amici d’infanzia.

6) Prey (Arkane Studios) Seguito (solo spirituale) di un grande anche se poco apprezzato sparatutto in prima persona del 2006, si rivela grandiosa storia di fantascienza in grado di farci confrontare con la nostra idea di quanto sia etico o meno sviluppare ricerche scientifiche.

7) Resident Evil 7: Biohazard (Capcom) Resident Evil cambia ancora pelle, assumendo i toni perversi e malati della serie concorrente Silent Hill e sviluppando l’inedita prospettiva in prima persona per far venire infarti ai giocatori in VR, per riscrivere le regole dell’horror videoludico.

8) Thimbleweed Park (Terrible Toybox) Già solo dire che l’ideatore e sviluppatore è Ron Gilbert, mitico creatore di opere come Monkey Island e Maniac Mansion, dovrebbe bastare ad attirare l’attenzione. Ma anche senza considerare i precedenti si rivela una stupenda avventura grafica che riscrive ironicamente la storia del genere.

9) Uncharted: L’eredità perduta (Naughty Dog) “Ma non è un DLC?” ti chiedono di quest’avventura della serie Uncharted che non presenta Nathan Drake, ma piuttosto passate comprimarie: Chloe Frazer e Nadine Ross. In realtà il passaggio di testimone è entusiasmante perché le due protagoniste (pur non tradendo il gameplay della serie) inseriscono una profondità ed un’umanità ulteriore ad un gioco che migliora ad ogni nuovo episodio.

10) Wolfenstein II: The New Colossus (MachineGames) Mentre i fascismi rialzano la testa per ogni dove il nuovo Wolfenstein ci costringe a riflettere (in modo doloroso e coinvolgente) sul mondo che i fascismi avrebbero potuto produrre se fossero usciti vincitori dalla Seconda guerra mondiale. E cerca di convincere tutti i videogiocatori che l’unico nazista buono è il nazista morto.