Ha blandito da un lato il Fronte di liberazione mozambicano (Frelimo) e il presidente Filipe Nyusi, dall’altro la Resistenza nazionale mozambicana (Renamo) e il suo leader Ossufo Momade, per il recente accordo finale di cessate il fuoco definito una «pietra miliare».

Papa Francesco ieri ha aperto così la sua visita in Mozambico, invitando al «coraggio della pace». Ricordando i primi passi mossi nel 1992 a Roma con l’Accordo generale, il papa auspica che l’intesa sia «decisiva» e che la storia non sia più «scritta come una lotta fratricida, ma piuttosto come capacità di riconoscersi come fratelli, figli della stessa terra, amministratori di un destino comune».

In riferimento alle devastazioni provocate dai cicloni Kenneth e Idai (oltre mille morti e migliaia di sfollati), Bergoglio ha incoraggiato «il consolidamento delle strutture e delle istituzioni affinché nessuno si senta abbandonato». Prossime tappe del tour, che si concluderà martedì, Madagascar e Mauritius.