Bentornata Bontà. Come non sentire la ferita dell’anima quando a morire, tragicamente, sono gli invisibili, i volontari, la gente buona e generosa che si occupa degli altri, dei più poveri e sconfitti nei Paesi martoriati dalla fame e dalle guerre.

La morte ha rivelato agli occhi di chi questo mondo non lo vede, non lo vuole conoscere, lo respinge, l’umanità che non si è voluta incontrare, la morte è arrivata e ha sconfitto la volgarità dei luoghi comuni, il disprezzo dei politici nei confronti di volontari coraggiosi spinti solo dal desiderio di aiutare gli altri.

E ora le lacrime di coccodrillo di giornalisti che hanno usato la penna come una spada nel denigrare le missioni delle persone buone, competenti e coraggiose come quelle a bordo del Boeing della Ethiopian Airlines precipitato domenica mattina appena dopo essere decollato da Addis Abeba, destinazione Nairobi.

C’erano otto italiani tra i 157 passeggeri: i loro nomi sono inclusi nella lista confermata sia dal governo dell’Etiopia che da quello keniano. Lacrime di coccodrillo anche quelle dei politici, indecente ogni eventuale parola pronunciata da coloro che ora farebbero bene a tacere.

E con loro la «ggggente» complice che ha permesso e avallato con indifferenza sequestri di vite umane, che si è arrogata il diritto dispotico di isolare in mare della povera gente in cerca di libertà e di pace. Bentornata parola Bontà. Sembra facesse schifo, anche se è bene ricordare che il poeta andaluso Rafael Alberti ci ha spiegato che la bontà è soprattutto intelligenza.

Si riferiva certamente a quel processo del ragionare sulla complessità, avendo a cuore, sempre, la valorizzazione della persona umana. Si sa, sono discorsi da poeti, molti diranno, ma la poesia (unica forma di sopravvivenza, unico possesso duraturo, Ovidio), in una giornata così luttuosa diventa indispensabile per non disperare.

Nessuno chiederà più scusa a quelle vite laboriose e affamate di giustizia e verità. Hanno messo a disposizione dei loro simili più sfortunati e ignorati la loro bella e gioiosa intelligenza, il loro tempo, frutto di una ‘buona’ e innocente speranza nel desiderio di restituire a ogni uomo, donna, alle loro famiglie un presente sopportabile e un futuro possibile. Nessuno si senta offeso nel pronunciare la parola Bontà.