I primi 250 sono stati trasferiti ieri a bordo di pullman in una vecchia caserma abbandonata di Obrenovac, una località a una ventina di chilometri da Belgrado, in un centro di accoglienza a Krnjaca, non lontano dalla capitale e in altri posti al sicuro. È l’inizio del piano messo a punto dalle autorità serbe insieme all’Unhcr per trovare un rifugio ai circa 1.200 migranti e richiedenti asilo che da settimane vivono nella capitale dormendo in vecchi magazzini abbandonati nonostante le temperature tocchino di notte i 20 gradi sotto lo zero. Oltre a un luogo caldo dove stare, ai migranti verranno garantiti pasti e visite mediche. Nonostante questo, però, alcuni di loro si rifiutano di essere trasferiti temendo di essere registrati e rimandati indietro nei loro Paesi di provenienza. Sembra che su questo il governo serbo abbia offerto delle garanzie. Tutti coloro che decidono di restare nelle condizioni insopportabili e disumane intorno alla stazione dei bus lo fanno a proprio rischio e responsabilità, ha affermato il ministro del lavoro e delle politiche sociali Aleksandar Vulin.