Nuove restrizioni sono entrate in vigore su tutto il territorio belga a partire da ieri. Il settore più colpito è la ristorazione, con la chiusura totale dei ristoranti, dei bar e dei caffé per il periodo di un mese. In media 7.876 nuovi casi giornalieri da inizio ottobre. 2.485 ospedalizzazioni di cui 412 in terapia intensiva. Non è un vero e proprio lockdown per il Belgio, ma un blocco temporaneo di alcuni settori e una stretta sui contatti interpersonali possibili oltre il proprio nucleo familiare, quello entrato in vigore nella giornata di ieri per far fronte all’aumento dei contagi da covid-19.

Non si ferma la curva dei contagi con una media di 7.876 nuovi casi giornalieri da inizio ottobre, dati che fanno registrare un aumento dei casi del 79 % rispetto alle settimane precedenti. La media nazionale del numero dei test positivi, sul totale di quelli effettuati, si attesta al 14,7 % (secondo l’Oms, affinché la pandemia sia sotto controllo, non si dovrebbe superare la soglia del 5 %). In aumento le ospedalizzazioni, 257 nelle ultime 24 ore per un totale di 2485 ospedalizzazioni di cui 412 in terapia intensiva.

Dopo il caso di Bruxelles, fra le capitali più colpite d’Europa, ora è la città di Liegi e del suo hinterland a preoccupare. «A breve saremo in una situazione peggiore di quella di marzo-aprile» è il campanello d’allarme di Philippe Devos, presidente del sindacato medico ABSyM e medico nella terapia intensiva dell’ospedale Chc di Liegi, in prima linea nella lotta al Covid. «A breve gli ospedali saranno nell’incapacità d’accogliere i pazienti, che si tratti di covid oppure no». A preoccupare i medici sono i dati che indicano l’arrivo di un picco, simile a quello di marzo aprile nell’arco di due settimane. Per fermare la curva dei contagi nuove restrizioni sono entrate in vigore su tutto il territorio belga.

Oltre alla chiusura completa del settore della ristorazione, dei bar e dei caffè per un mese dalla mezzanotte alle 5 del mattino, c’è l’obbligo del telelavoro ovunque sia possibile e restrizioni importanti nella sfera sociale e personale. Ogni nucleo familiare potrà avere contatti senza protezione (ovvero senza mascherina e senza rispettare la distanza di 1,5 metri di distanza) con una sola persona. Risparmiate per ora il settore della cultura e dello spettacolo. Restrizioni importanti sul numero degli spettatori per le competizioni sportive a livello professionale. Nessuna chiusura delle scuole, ma misure più strette per le superiori e le nuove restrizioni potrebbero arrivare fra due settimane se la curva dei contagi continuerà a salire.