Per due anni hanno atteso che dal Campidoglio arrivasse una soluzione stabile per l’accoglienza delle migliaia di migranti che transitano nella capitale. Hanno visto passare prima la giunta guidata da Ignazio Marino e poi quella del commissario straordinario, il prefetto Francesco Tronca, senza che accedesse nulla. E le cose non sono cambiate neanche con l’arrivo della sindaca 5 Stelle Virginia Raggi. Stanchi di aspettare, i volontari di Baobab Experience hanno quindi deciso di scendere in piazza nella speranza di smuovere una giunta che definiscono «fantasma» costringendola a trovare una soluzione per uomini, donne e bambini in fuga da guerra e miseria, ma che a Roma non troverebbero l’aiuto di cui hanno bisogno senza il lavoro dei volontari dell’ex centro Baobab e delle tante associazioni che con loro li assistono fornendo servizi sanitari e legali, ma anche un pasto caldo e vestiti puliti. E soprattutto senza la generosità dei romani.

L’appuntamento è per sabato alle 14 in piazza della Repubblica da dove prenderà il via un corteo che raggiungerà piazza Madonna di Loreto, di lato a piazza Venezia, dopo aver attraversato via Cavour e i Fori Imperiali. «Proteggiamo le persone, non le frontiere», è la parola d’ordine scelta per l’occasione, in chiara polemica con le politiche di chiusura dell’Unione europea. Ma anche con la giunta Raggi che ha assistito a ben nove sgomberi da parte della polizia dei campi allestiti dai volontari, lasciando poi che i migranti vagassero intorno alla stazione Tiburtina dormendo sotto la pioggia.

Unica nota positiva la decisione – assunta il 1 dicembre scorso dopo settimane di pressione sul Campidoglio – di trasferire finalmente una parte dei migranti nel centro gestito dalla Croce rossa in via del Frantoio. Una soluzione che però non è sufficiente per tutti. «Abbiamo ancora una quindicina di persone alle quali trovare una sistemazione», ha spiegato ieri Andrea Costa di Baobab Experience presentando la manifestazione di sabato. «La paura è che con le procedure di relocation così lente il sistema si inceppi nuovamente e si torni presto sul marciapiede». E anche se in questi giorni il tempo si sta mostrando clemente, ciò non toglie che la notte le temperature scendono e il freddo di fa sentire.

L’assessore alle Politiche sociali Laura Baldassarre ha promesso un hub dove accogliere i migranti, ma la struttura tarda ad arrivare. «Il nostro auspicio è che non ci si ritrovi a primavera ancora nella stessa situazione, sarebbe il terzo anno», ha proseguito Costa. Da qui la decisione di indire la manifestazione di sabato alla quale hanno aderito, tra gli altri, Libera, Msf, Medu, Amnesty international, A buon diritto, il manifesto, la Cgil di Roma e del Lazio, Arci Roma,l’Associazione Laura Lombardo Radice, Action Diritti in movimento. Link, Csoa La Strada e Studenti indipendenti.