Falso ideologico, turbata libertà degli incanti, violazione del segreto d’ufficio e abuso d’ufficio sono i reati per i quali la Procura di Termini Imerese ha chiesto il rinvio a giudizio del sindaco di Bagheria Patrizio Cinque (M5s) e di altre 24 persone tra dirigenti e funzionari del comune. L’inchiesta riguarda la casa abusiva del cognato del sindaco e l’affidamento di una palestra a una associazione privata. Per i pm Cinque avrebbe fatto pressioni sull’ex commissario della città metropolitana, Manlio Munafò, anche lui indagato, affinché il palazzetto dello sport di Bagheria fosse affidato, in partnership, al Comune e all’associazione privata «Nuova Aquila Palermo». Dopo la notizia dell’indagine il sindaco si auto-sospese dal M5s.