Il cantautore tarantino Diodato è una delle promesse più promettenti della scena indie. Eletto «Artista dell’anno Deezer 2013» al Medimex di Bari dopo la pubblicazione lo scorso aprile del suo primo album E Forse Sono Pazzo, sale stasera sul palco di Sanremo con il brano Babilonia.

«Si tratta – spiega il cantautore – di un pezzo che ho scritto in un periodo particolare della mia vita, quando mi trovavo a fare scelte importanti e difficili. È un brano molto intimo e se da un lato sono molto contento sia stato scelto, dall’altro un po’ mi imbarazza perchè mi metto abbastanza a nudo. Mi rappresenta molto anche da un punto di vista musicale, grazie agli arrangiamenti di Rodrigo D’Erasmo degli Afterhours e ai fiati di Roy Paci». Nel disco trova spazio anche una cover di Amore che vieni, amore che vai – inserita nella colonna sonora del film Anni Felici di Daniele Luchetti. Che rapporto hai con il cinema e perché proprio De Andrè? «Io sono laureato in cinema, insieme alla musica da sempre la mia grande passione. Quella offertami da Daniele è stata la possibilità di fare interagire questi miei due amori… Ho scelto De Andrè perché l’ho sempre amato moltissimo. Quando poi ho provato a ricantarlo chitarra e voce mi sono accorto che le parole le sentivo addosso. Ed avendo un registro vocale molto diverso dal suo, ho pensato che potesse venirne fuori qualcosa di interessante… Una volta in studio con la band, l’arrangiamento rock che è uscito ci è piaciuto particolarmente e l’abbiamo lasciata così».