E’ settembre gioioso qui al cohousing. I colori caldi dell’autunno ed il tepore della terra ci accompagnano nella memoria dell’infanzia, del ritorno alla città ed alla scuola. Abbiamo già vendemmiato e raccolto le noci fresche: per Anna, dai capelli bianchi, preparare il nocino è ricordare la mamma. Il Pier è tornato dall’alba e dai boschi con un carico di funghi. Ha iniziato a raccoglierli con il nonno e non ha più smesso. Olga li ha cucinati in salsa, trifolati e fritti per la grande cena di questa sera. Sulla tavola funghi, peperonata dell’Ernesto, formaggi e vino. Intorno alla tavola gli abitanti del cohousing, amici e bambini, per raccontare l’Estate e per vedere il gran finale: proiezione di docufilm mozzafiato.

Racconti di Lino che ci aggiorna su Rive, l’associazione “Reti Italiana Villaggi Ecologici” nata nel 1996 per tenere in contatto realtà di ecovillaggi e cohousing. E’ stato all’ultimo raduno a Luglio in Toscana, all’ecovillaggio Habitat. Giorni di incontri e confronti sulle diverse esperienze comunitarie, su stili di vita alternativi a quelli urbani, seduti nel cerchio, sulla terra, sotto i teloni sotto il cielo. Racconti di Tea e Paride che hanno 20 anni e curiosano nel mondo realtà rurali ed ecologiche, cercandovi la loro dimensione di vita.

Con garbo e leggerezza parlano del viaggio in Irlanda con WWoofing, movimento nato negli anni’70 nel Regno Unito che ha dato il via ai soggiorni gratuiti in fattorie, in cambio di aiuto, per sostenere e condividere il lavoro in campagna con i principi dell’agricoltura biologia. In Italia l’associazione WWoof mette in rete e propone progetti rurali.

Racconti dei bambini di sabbia e di mare, di imprese furiose nell’acqua dove non si tocca, dove guizzano pesci enormi. Racconti di Leo, 8 anni, che con papà ha scalato vette vertiginose. Gino è il più anziano e fatica con i suoi anni a camminare, ma racconta anche lui i bisticci con l’orto, a strappare le erbe “grame” per prepararlo alla prossima semina.

Poi cala la sera, lo schermo ed il silenzio sino alla fine della proiezione del film: ”La Vallée des loup” di Jean-Michel Bertrand. Il film documenta tre anni di esplorazioni, appostamenti e bivacchi in una valle splendida e segreta delle Alte Alpi Francesi, per scoprire un branco di lupi. Racconta la una sfida di un antieroe con sé stesso, ma anche interroga sui limiti da non superare. Padrona superba la natura.

Così la natura oggi ha guidato la danza dei nostri racconti, di viaggi per appartenere alla terra, ma anche interiori per ritrovarci e ci raccoglie qui , pronti ad affrontare il lungo freddo. In lontananza come ululati di lupi. Ma non siamo, come nel film, da soli: siamo insieme.